Civita di Bagnoregio Patrimonio Unesco: in arrivo un finanziamento per la promozione turistica della “città che muore”

La Regione Lazio ha deciso di destinare 350mila euro per sostenere la candidatura di Civita di Bagnoregio a Patrimonio Unesco

Civita di Bagnoregio, “la città che muore”, continua a resistere e lo farà anche grazie a un cospicuo finanziamento da parte della Regione Lazio, che è stato appena annunciato. Lo scorso gennaio questo luogo pittoresco e ricco di fascino, annoverato tra i borghi più belli d’Italia, ha presentato la sua candidatura per essere inserito nella lista dei Patrimoni Mondiale Unesco per il suo “paesaggio culturale di straordinaria rilevanza”. Ieri è arrivata la notizia che tanti aspettavano: il sostegno economico da parte della Giunta regionale.

Al borgo di Civita di Bagnoregio, nel cuore della Tuscia, saranno destinati, infatti, 350.000 euro per la sua promozione turistica e l’organizzazione di eventi iniziative artistiche e culturali.

Viviamo in una Regione con destinazioni e mete turistiche incantevoli e con una concentrazione unica di siti Unesco, impreziosite dalla presenza di arte, cultura e aree naturali che abbiamo il compito di promuovere concretamente. – scrive su Facebook Valentina Corrado, assessora regionale al turismo  – Visitare Civita di Bagnoregio vuol dire immergersi in una favola e lasciarsi trasportare in un’atmosfera senza tempo.

Civita di Bagnoregio si trova in provincia di Viterbo ed è uno dei luoghi più surreali d’Italia. Il borgo è situato sulla vetta di un’altura di tufo ed è raggiungibile soltanto attraverso uno stretto ponte pedonale di circa 200 metri. Il piccolo centro fu fondato 2500 anni fa dagli Etruschi e si trova in una delle più antiche vie, quella che inizia dal Tevere e finisce nel lago di Bolsena.

Ogni anno più di 700mila persone da tutto il mondo arrivano in questo borgo per vedere da vicino una bellezza antica, che sfida il tempo e l’erosione dello sperone tufaceo su cui è posizionata. Negli ultimi anni Civita di Bagnoregio è diventata una delle mete più gettonate del Lazio. Ed è senza dubbio un patrimonio italiano che ha bisogno di essere valorizzato e tutelato per evitare di morire davvero.

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