Manca più di un mese e mezzo alle festività natalizie ma prenotare un volo per il Sud costa già un patrimonio e le misure prese dalla Regione Sicilia non arginano del tutto il problema
Nel periodo delle festività natalizie, i voli da Nord a Sud Italia diventano un vero e proprio incubo per i fuorisede. Le tariffe dei biglietti aumentano vertiginosamente, costringendo molti a fare i conti con prezzi che superano i 400 euro per un viaggio in famiglia.
Ma c’è un paradosso che sta facendo discutere: se un fuorisede decidesse di trascorrere il Natale all’estero, potrebbe spendere anche meno, raggiungendo destinazioni come l’Ungheria o l’Albania a prezzi decisamente inferiori, con scali anche di oltre dieci ore.
Le compagnie low-cost come Ryanair ed EasyJet offrono infatti voli diretti da Milano a Bari per il 21 dicembre, ma i prezzi partono da un minimo di 130 euro, escludendo il bagaglio. L’alternativa con Ita Airways è ancora più costosa, con tariffe che superano i 240 euro, ma includono il bagaglio.
Per chi è disposto a sacrificare tempo e comfort, la soluzione più economica si trova con Wizzair, che propone voli a 102 euro, ma con uno scalo di 13 ore e 45 minuti a Budapest. In pratica, per risparmiare qualche decina di euro, un fuorisede dovrebbe fare una lunga sosta nella capitale ungherese, una scelta che diventa meno allettante quando si considerano il tempo e i disagi legati al volo.
Aumenta il bonus della Regione Sicilia, ma non basta
Il fenomeno del caro-voli è ancora più evidente nelle tratte per la Sicilia, dove il costo di un viaggio in famiglia durante il periodo natalizio raggiunge cifre da capogiro. Per una famiglia composta da due adulti, un adolescente e un bambino, i voli da Bergamo a Palermo, per esempio, superano i 1.500 euro, con una spesa media di 391 euro a passeggero, a meno che non si scelga un volo con partenza all’alba.
E lo stesso viaggio, se destinato a Trapani, non è molto più economico, con prezzi che si aggirano intorno ai 1.568 euro. Ancor più esosi risultano i voli da Roma a Catania, che costano almeno 628 euro per l’intera famiglia. E non è tutto: il rischio di pagare tariffe stellari aumenta ulteriormente man mano che si avvicina il Natale, con i prezzi che salgono all’improvviso, per poi scendere appena dopo un breve periodo.
Per cercare di contrastare questa situazione, la Regione Sicilia ha deciso di aumentare il bonus per i residenti, portando il massimo sconto a 50% dal 15 dicembre al 15 gennaio, ma il risultato non sembra sufficiente a far fronte a tariffe sempre più esorbitanti. Anche con il contributo statale, infatti, viaggiare in Italia nel periodo natalizio resta un lusso difficile da sostenere per molte famiglie.
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