Un viaggio lento e responsabile per contribuire alla rinascita di questi territori
Prende forma il “Cammino nelle Terre Mutate”, un itinerario a piedi di più di 200 chilometri che attraversa le zone del sisma del 2016 tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo
Da Fabriano all’Aquila attraverso Amatrice, Castelluccio e altri capoluoghi simbolo di un territorio che vuole rialzarsi. Un percorso lungo quattro regioni, quelle squassate dal terremoto del Centro Italia di due anni fa. Eccolo il “Cammino nelle Terre Mutate” che, partendo da un’iniziativa a tappe che si concluderà l’8 luglio, vuole diventare una vera e propria strada percorribile da tutti.
Oggi, infatti, parte da Fabriano la Lunga Marcia nelle Terre Mutate, una seconda edizione del più importante cammino solidale che da quest’anno collegherà in modo permanente Fabriano a L’Aquila toccando tutte le aree colpite dal sisma tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.
Oltre 200 chilometri da fare a piedi o in bici lungo i sentieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Un viaggio lento e responsabile per contribuire alla rinascita di questi territori e creare un vero percorso tra magnifici posti da rivalutare. E, infatti, già chiunque potrà affrontarlo scaricando i percorsi con le tracce Gps e tutte le informazioni relative alle strutture di accoglienza e i contatti delle associazioni.
“Stiamo ricevendo donazioni da ogni angolo d’Italia. Le useremo, tra le altre cose, per il sito web e per realizzare la segnaletica e la guida cartacea che uscirà nel marzo 2019 – racconta al Alberto Renzi del Movimento Tellurico, tra i promotori dell’iniziativa. I proventi serviranno a promuovere, e a dotare di infrastrutture minime, il nuovo cammino”.
Come organizzare il viaggio
Il nuovo sito www.camminoterremutate.org aiuta a organizzare il viaggio nel cuore dell’Appennino, grazie alla possibilità di scegliere le tappe da percorrere, scaricare i gps, contattare le strutture ricettive per l’ospitalità e le associazioni territoriali con cui condividere storie di resilienza e di rinascita.
L’itinerario attraversa i territori e favorisce l’incontro con le comunità di quattro regioni del Centro Italia: Marche (Fabriano, Esanatoglia, Matelica, Pioraco, Camerino, Fiastra, Ussita, Visso, Arquata del Tronto), Umbria (Norcia con le frazioni di Castelluccio e Campi), Lazio (Accumoli e Amatrice), Abruzzo (Campotosto, Collebrincioni e L’Aquila).
Un percorso per non dimenticare, lungo una storia che non deve più ripetersi.
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Germana Carillo