Viene considerata una delle 10 città più colorate al mondo il perché è molto semplice: le sue case sono gialle, azzurre, rosa e si rispecchiano sulle acque verdi dei canali. Uno spettacolo cromatico da ammirare a Burano, una delle isole di Venezia famosa anche per il merletto buranello ricamato a mano dalle anziane signore.
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Viene considerata una delle 10 città più colorate al mondo il perché è molto semplice: le sue case sono gialle, azzurre, rosa e si rispecchiano sulle acque verdi dei canali. Uno spettacolo cromatico da ammirare a Burano, una delle isole di Venezia famosa anche, per il merletto buranello ricamato a mano dalle anziane signore.
Dimora di grandi artisti come Baldassare Galuppi, Remigio Barbaro e Pino Donaggio, l’isola si trova nella laguna di Venezia settentrionale, ad appena 11 km da Venezia. I visitatori rimangono affascinanti dall’atmosfera che sembra rimandare indietro nel tempo: bambini in bicicletta, balconi variopinti e ornati dai fiori.
Cosa vedere a Burano
Il cuore del paese è la piazza Baldassare Galuppi, intitolata al compositore settecentesco e realizzata interrando un canale. Qui vi è anche l’unica chiesa di Burano, San Martino che vanta un campanile pendente dovuto al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati su palafitte.
Sul perché l’isola sia così colorata ruotano diverse supposizioni. Un’ipotesi suggerisce che ogni colore sarebbe semplicemente il simbolo di una determinata famiglia, un’altra forse più fondata, afferma che i colori vivaci servirebbero ai barcaioli per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano è particolarmente fitta.
Di certo c’è che le abitazioni sono tutte uguali: di forma quadrata o rettangolare, di due o tre piani. Al pianoterra si trova la cucina, il tinello e i servizi, sopra le camere. Le abitazioni più belle sono quelle che si trovano lungo le rive e soprattutto su quella dei Tre ponti, dove è possibile fare delle fotografie da cartolina.
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Le prime case erano fatte di palafitte con le pareti perimetrali costituite di canne intrecciate e successivamente intonacate con fango. Erano costruzioni molto leggere composte da un solo vano, perché il terreno era molle, il pavimento era in terra battuta e i letti erano fatti di foglie secche. Successivamente essi vennero sostituiti da costruzioni in mattoni.
Il nome Burano deriva dalla “Porta Boreana” chiamata così perché posta a nordest, direzione da cui soffia la bora. Esiste una scuola di pensiero che ipotizza che essa non sia sorta dove si trova oggi.
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Alcuni antichi testi scrivono, infatti, che l’isola era collocata più vicino al mare e che gli abitanti l’abbandonarono a causa delle forti correnti marine che allagavano la terra e a causa dei venti che la corrodevano. Altri scrivono che essa sia sempre stata dove risiede oggi e che abbia sempre goduto di un’ottima posizione geografica: la continua ventilazione dell’isola sia riuscita a tenere addirittura lontana la malaria.
In sintesi, quindi, nell’isola di Burano non potete perdere: la Chiesa di San Martino, il Campanile pendente o storto e il Museo del Merletto, dove sono conservati splendidi capolavori realizzati a mano.
Oggi Burano ha circa 3mila abitanti che vivono di agricoltura e di artigianato. Insomma un gioiellino tra viuzze, calli e callette in cui perdersi.
I Merletti di Burano
Il merletto di Burano è uno dei più rinomati merletti al mondo e ha una tradizione antichissima, per questo nell’isola esiste perfino il Museo del merletto. La storia del perché ci sia questo tipo di lavorazione è legata a congetture e leggende.
Una delle più famose narra che un pescatore, promesso sposo ad una ragazza dell’isola, sia stato tentato dalle sirene, ma poiché l’uomo riuscì a resistere, la regina gli diede un dono, ovvero un elegante velo nuziale fatto in merletto.
Il velo era talmente tanto bello che dopo le nozze, iniziò una sorta di competizione tra le donne dell’isola. Ognuna voleva realizzare la stessa meraviglia donata dalla regina del mare.
Al di là delle storie, il merletto di Burano risale al 1500, era a casa delle dame che si realizzavano con ago e filo, senza il supporto della tela, meravigliosi capolavori. Purtroppo, con la caduta della Repubblica Serenissima, l’attività subì un forte declino.
Alla fine dell’Ottocento, grazie alla propaganda di una nota merlettaia iniziò la nuova era del merletto e si introdussero nuovi punti, così da trasformare i ricami in vere e proprie opere d’arte.
In questo video si può vedere la lavorazione del merletto di Burano.
Come arrivare a Burano
Tour in barca
Ci sono diversi modi per arrivare a Burano. L’isola si può raggiungere attraverso una gita in barca che parte da Venezia e fa tappa a Burano, Murano e Torcello, le prenotazioni si possono fare direttamente sul sito ufficiale dell’Isola di Burano.
Aeroporto di Venezia
L’aeroporto internazionale Marco Polo di Venezia è collegato e a Murano da un servizio di motoscafi pubblico e da un servizio taxi privato. Quindi poi da Murano bisogna spostarsi a Burano. Lo si può fare con il servizio di trasporto pubblico dell’ACTV, a questo link trovate gli orari.
Stazione Venezia Santa Lucia
Venezia è collegata alla terraferma da due ponti, uno ferroviario e l’altro automobilistico. La stazione ferroviaria di Venezia si chiama Santa Lucia ed è situata nel sestiere di Cannaregio, vicino a piazzale Roma, il terminal per le auto. Qui gli orari per i collegamenti.
Dominella Trunfio