Il suggestivo Bosco di Biancaneve esiste davvero ed è a due passi da Viterbo (e vale davvero una gita)

Il Bosco di Biancaneve non è solo una fiaba: esiste davvero, ed è immerso nel cuore della Tuscia, a pochi chilometri da Viterbo. Questo luogo incantato, noto come Bosco del Sasseto, è un Monumento Naturale che offre ai visitatori un’esperienza unica tra alberi secolari, sentieri fiabeschi e una biodiversità straordinaria.

Il bosco di Biancaneve esiste davvero e si trova ai piedi del castello di Torre Alfina, nel cuore della Tuscia. È il Bosco del Sasseto, uno straordinario angolo di biodiversità rubato direttamente dalle fiabe.

Tra alberi secolari, nel bosco monumentale del Sasseto, c’è un’atmosfera unica e incantata: i sentieri sembrano ripercorrere i passi di Biancaneve con verdi muschi, felci, rami contorti che incorniciano un castello e la tomba di stile vagamente gotico del marchese Cahen.

Il Bosco del Sasseto è un santuario di biodiversità che offre uno spettacolo unico in ogni stagione, con una natura intatta e selvaggia. Questo Monumento Naturale della Regione Lazio sorge su un terreno di rocce vulcaniche antiche e ospita faggi, aceri, frassini, tigli, olmi, castagni, lecci, noccioli e querce. Molti di questi alberi, con le loro dimensioni monumentali, raggiungono anche i 25 metri di altezza e un metro di diametro, diventando essi stessi simboli di un paesaggio che sembra sospeso nel tempo.

La ricchezza di specie vegetali è sorprendente: alle alberature si uniscono felci, muschi, licheni e arbusti di agrifoglio, insieme a delicate fioriture primaverili di bucaneve e anemoni. Ed è proprio la presenza abbondante di licheni chiari che coprono le rocce a dare il nome alla “radura degli Scogli bianchi.” Quando gli alberi più imponenti cadono, tornano alla terra seguendo il loro ciclo naturale, diventando rifugi per piccoli mammiferi, rettili, anfibi, insetti e varie specie di uccelli.

L’atmosfera magica del bosco, con alberi che assumono forme bizzarre e intrecciate, ha ispirato anche il cinema. Qui Matteo Garrone ha scelto di ambientare alcune scene de Il racconto dei racconti, adattamento cinematografico delle fiabe seicentesche di Giambattista Basile, dove personaggi fantastici e incantesimi si fondono perfettamente con l’incanto naturale del luogo.

Percorrendo questi sentieri, è facile immaginare di essere guidati dalle fate, dai folletti o, magari, dai sette nani stessi. Per esplorare ogni angolo nascosto del Bosco del Sasseto, è consigliabile affidarsi alle associazioni locali che organizzano passeggiate. L’assenza di indicazioni potrebbe far perdere le meraviglie più segrete, ma una guida non solo aiuterà a orientarsi, ma renderà l’esperienza ancora più indimenticabile, rivelando storie e segreti di questo luogo da favola.

Il Bosco del Sasseto è una zona di protezione speciale secondo le direttive dell’Unione Europea, un vero “bosco di Biancaneve” da proteggere, amare e custodire per le generazioni future.

bosco sasseto

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