Crecchio è nota per il castello dei duchi De Reises e per il suo ruolo storico: qui il Re decise di fuggire verso Brindisi, sancendo di fatto la fine della monarchia che si concretizzò tre anni dopo
![Crecchio](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2024/02/Crecchio.jpg)
@Eugenio Panichi /Wikipedia
Il borgo di Crecchio, noto come la “perla bizantina” dell’Abruzzo, può essere poco conosciuto ma ha un ruolo storico importante nella recente storia italiana. È infatti stato capitale d’Italia per una notte. Tutto risale alla notte del 9 settembre 1943.
Mentre stavano scappando verso Brindisi, Sua Maestà Vittorio Emanuele III, Re d’Italia, insieme al figlio Umberto e allo Stato Maggiore del Regio Esercito, ha pernottato nel castello di Giovanni De Reises, duca di Bovino, situato a Crecchio.
In questa notte, proprio qui furono prese decisioni cruciali per il destino della monarchia sabauda. Si optò per una fuga verso il mare e la parte d’Italia che era già in mano alleata. Fuga che avrebbe compromesso il consenso popolare nei confronti della monarchia la cui fine fu sancita definitivamente durante il Referendum Costituzionale del 2 giugno 1946.
Il fulcro di Crecchio è il suo castello
Crecchio è un piccolo centro abruzzese, ancora avvolto da un’aura mistica bizantina, situato non lontano dalla dorsale appenninica. La sua importanza storica, sebbene fugace, è notevole, e oggi è possibile esplorare questo gioiello affacciato sul mare Adriatico.
Un itinerario consigliato soprattutto ai motociclisti è un anello di circa 100 km, che offre una panoramica tra mare e montagne abruzzesi. Partendo da Crecchio, si può dirigere verso est, attraversare il tracciato della SS 538 Marrucina, quindi svoltare a nord a Ortona, utilizzando la SS16 adriatica per risalire verso l’entroterra.
Il castello dei duchi De Reises è uno dei punti salienti di Crecchio. Questa imponente struttura, con origini che risalgono all’XI secolo, ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli, passando da una funzione difensiva a un’utilizzazione abitativa. Ne è mutata anche l’architettura: non è infatti più presente la merlatura originaria a causa di un innalzamento del piano nobile.
La sua struttura è a pianta quadrata ed è delimitata quattro torrioni angolari, tra cui una di origine normanna dell’XI secolo e due gemelle risalenti al XVIII secolo. Sono state fatte realizzare dai duchi De Reises, gli ultimi nobili che hanno posseduto l’edificio.
@AhmetEbcim/Wikipedia
Esplorando Crecchio, ci si può immergere nei suoi stretti vicoli, respirando un’atmosfera ricca di storia e antichità. Come riferimento si possono prendere le torri del castello o il campanile della chiesa del Santissimo Salvatore per poi proseguire a piedi verso la chiesa di Santa Maria da Piedi, nei pressi della omonima porta che fungeva da accesso al centro fortificato. Da qui è possibile apprezzare ulteriormente la bellezza di questo borgo abruzzese dalla storia affascinante.
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