Alpi: da Pralognan la Vanoise a Cogne in mobilita’ dolce

Attraversare le Alpi in mobilità dolce non è solo possibile, è soprattutto divertente. D'altronde sui ripidi sentieri di montagna, lungo i pendii delle valli e attraverso i passi in quota il mezzo più efficace e rapido, nonché il più ecologico, resta sempre il buon vecchio camminare

Attraversare le Alpi in mobilità dolce non è solo possibile, è soprattutto divertente. D’altronde sui ripidi sentieri di montagna, lungo i pendii delle valli e attraverso i passi in quota il mezzo più efficace e rapido, nonché il più ecologico, resta sempre il buon vecchio camminare.

Con l’amico e collega Christian Cummins, inviato della radio austriaca Fm4, abbiamo deciso di intraprendere un trekking di più giorni, come fanno ogni estate migliaia di persone in prevalenza stranieri, su e giù lungo i rilievi che caratterizzano la catena montuosa nel cuore dell’Europa. La squadra, volutamente formata da due giornalisti, si è posta l’obiettivo di raccontare l’esperienza come un vero e proprio reportage sullo stato della mobilità dolce in montagna. In particolare, il viaggio chiamato Alpine Crossing 2012 si è svolto attraverso le Alpine Pearls, le località di montagna che promuovono la mobilità dolce, collegando Pralognan la Vanoise (Francia), Ceresole Reale (Piemonte) e Cogne (Valle d’Aosta) in una collana immaginaria le cui perle sono rappresentate dai passi effettuati lungo il cammino.

Risultato? 5 giorni di cammino, emozioni e riflessioni intorno ai temi dell’effetto serra e dei modi per ridurre il suo drammatico impatto sulle montagne di tutto il mondo.

giorno 1

Giorno 1. In salita verso il Col de la Vanoise

Un trekking lungo sentieri inediti, interamente inseriti nelle meravigliose cornici naturali del Parco francese della Vanoise e del Parco Nazionale del Gran Paradiso. 4 tappe a piedi e una in bicicletta attraverso boschi rigogliosi, pascoli fioriti, aspre pietraie e alcuni piccoli ghiacciai che, già a inizio stagione, patiscono il precoce scioglimento della neve caduta durante l’inverno.

camoscio

marmotta

Incontri sul sentiero

Oggetto delle nostre osservazioni, le tre Perle delle Alpi con i loro progetti all’avanguardia in fatto di mobilità dolce. A Pralognan la Vanoise abbiamo ricevuto un passaggio fino all’imbocco del sentiero con l‘auto elettrica che il Comune ha potuto sperimentare durante il mese di luglio.

auto elettrica

A Ceresole Reale non abbiamo potuto usufruire delle navette predisposte per il progetto “A piedi tra le nuvole” poiché la chiusura della strada del Colle del Nivolé avviene soltanto le domeniche nei mesi di luglio e agosto. E chi, come noi, raggiunge la strada di lunedì può sempre ricorrere all’autostop, pur sempre una forma alternativa di mobilità dolce, con la speranza che dall’estate prossima ci si possa spostare a piedi tra le nuvole anche nei giorni feriali.

Infine a Cogne abbiamo terminato il trekking grazie alla navetta che, gratuitamente, collega il centro abitato con le frazioni da cui si dipartono i sentieri.

Un’esperienza particolare, anche impegnativa dal punto di vista fisico, che tutti possono ripetere, con un po’ di allenamento, scarponi, zaino e un pizzico di buona volontà. Senza dimenticare di farsi accompagnare da un professionista, la Guida alpina, sui terreni glaciali che possono presentare pericoli concreti come i crepacci. Per quanto riguarda la mobilità dolce in montagna possiamo concludere che funziona nella prospettiva di lunga durata offerta dal trekking di più giorni.

giorno 2

Giorno 2. Il Col de la Leisse (2761 m) ancora innevato. Da qui si scende in picchiata verso Val d’Isere

giorno 3a

Giorno 3. Partenza di buon mattino con una luce straordinaria.

giorno 3

Giorno 3. Verso il Col de la Vache (2955 m) si calpestano alcune lingue di ghiacciaio coperte ancora dalla neve caduta durante l’inverno. La stagione estiva è ancora all’inizio, presto emergeranno le brutte placche grigie, segno evidente dello scioglimento dei ghiacci.

giorno 4 bici

Giorno 4. Da Ceresole Reale si affittano le biciclette, si scende lungo la statale fino a Rosone (715 m) dove si imbocca la temibile strada del Piantonetto

giorno 5 ghiacciaio

Giorno 5. Sullo sfondo il Colle di Teleccio (3304 m) che separa il Piemonte dalla Valle d’Aosta. A sinistra l’imponente Torre del Gran S. Pietro

È necessaria una buona dose di pazienza con i cambi di mezzo e le coincidenze, ma è altrettanto affascinante immergersi in una dimensione all’insegna della lentezza, che consente di conoscere meglio la realtà in cui ci si trova e di aprirsi allo scambio di esperienze e osservazioni con le persone che si incontrano lungo il percorso.

Simone Bobbio

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