I furti di sabbia, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione, a Villasimius, in Sardegna, sono un trend in crescita.
I furti di sabbia, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione, a Villasimius, in Sardegna, sono, purtroppo, un trend in crescita.
“Le conchiglie, i sassi e la sabbia appartengono alla spiaggia, lasciali e porta via con te una loro immagine!“: è quanto si legge in un post pubblicato su facebook dall’Area Marina Protetta Capo Carbonara, nella costa sud-est della Sardegna, nel territorio di Villasimius. L’obiettivo è chiaro: invitare i bagnanti a rispettare l’ambiente che li ospita.
In soli 4 mesi, infatti, qui sono stati rubati 800 chili di sabbia, record che ha battuto i 500 chili dell’anno scorso, dimostrando che si tratta di un fenomeno in crescita nonostante le tante campagne di sensibilizzazione a favore dell’ambiente. Per la precisione tra maggio e giugno sono stati sottratti 180 chili, a luglio 400, ad agosto per ora 220.
E pochi giorni fa l’ennesimo furto: le guardie ambientali della spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius, come riporta Ansa, hanno infatti sequestrato quattro bottigliette da mezzo litro piene di sabbia.
⚠ Ennesimo furto dalle nostre spiagge di sabbia, conchiglie 🐚 e sassi ⚠✏️Correva l'anno 2017, quando il fenomeno in…
Posted by Area Marina Protetta "Capo Carbonara" on Monday, August 5, 2019
L’Area Marina, proprio per questo, ha deciso di spiegare alle persone cosa comportano comportamenti di questo tipo, in modo tale che tutti siano consapevoli dei danni provocati dall’irresponsabilità. Una linea che a quanto pare sta portando frutti, tant’è che varie persone, pentite per aver sottratto la sabbia alla spiaggia di Carbonara, hanno deciso di restituirla.
Purtroppo la Sardegna non è nuova a questo tipo di furti, che si verificano continuamente, anche se qualcuno comincia a invertire rotta, come ha fatto tempo fa Lorenzo Gurredda, restituendo la sabbia che il padre, 40 anni prima, aveva rubato alla spiaggia di Is Arutas.
E iniziative di sensibilizzazione non mancano nemmeno in altre aree, basti pensare al progetto TavolaraLab promosso dall’Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo, che fra le altre cose si propone di insegnare ai bagnanti a rispettare le spiagge.
https://www.facebook.com/istituzionale/posts/2936179123122791
Ci auguriamo che pian piano sempre più persone si rendano conto di quanto sia importante non sottrarre sabbia, conchiglie e sassi dalle spiagge e in generale, da tutti i vari ambienti naturali.
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Laura De Rosa
Photo Credit: Facebook