Nel cuore dell'Aragona, in Spagna c'è un luogo mozzafiato che vale la pena vedere almeno una volta nella vita: per ammirarlo si rimane sospesi letteralmente nel vuoto
Un luogo così suggestivo da non sembrare neanche vero. Si chiama “Sima de San Pedro”, voragine di San Pietro. Si tratta di un’enorme voragine che si trova in Spagna, nei pressi di Oliete, un piccolo comune spagnolo di 357 abitanti situato nella comunità autonoma dell’Aragona.
Per secoli, la “Sima” di San Pedro è stato un luogo inquietante e minaccioso, una fossa dove un sasso lanciato all’interno impiegava parecchi secondi per raggiungere il fondo, immerso in un silenzio rotto solo dall’eco della pietra spinta nella voragine. Un luogo che non si incontra per caso perché al di fuori dei percorsi turistici comunemente battuti.
Ma una volta giunti sul posto lo spettacolo è mozzafiato. Si apre una voragine larga 85 metri e profonda circa 100. Per ammirarla da vicino è presente una passerella che si staglia nel vuoto.
Per il suo valore geologico, l’abisso è considerato unico in Europa e viene talvolta utilizzato per organizzare gare di speleologia nazionali e internazionali. Una discesa nel suo cuore infatti è una delle avventure più “vertiginose” per gli amanti delle arrampicate.
La fossa ha origini molto antiche, è circondata da materiali risalenti al periodo giurassico e ospita circa 25 specie tra anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, pipistrelli, gracchi dal becco rosso e taccole. Anche nella parte inferiore della voragine, la vita si fa strada con un’intensità inimmaginabile dalla cima. Infatti nel fondo dell’abisso di San Pedro è presente un lago profondo 22 metri che contiene circa 560.000 metri cubi d’acqua.
La cittadina più vicina è Oliete, dove vivono meno di 360 persone, caratterizzata da stradine ripide e strette intervallate da canali d’acqua. E il paesaggio, per molti chilometri intorno, è di colore ocra, quasi desertico e caratterizzato da una bellezza austera.
Oliete e i suoi ulivi “rinati”
Oliete si trova in una delle zone più aride e isolate d’Europa. I 100.000 ulivi del villaggio fino a qualche anno fa stavano rischiando di scomparire ma grazie all’iniziativa di uno dei residenti gli alberi sono tornati alla loro bellezza, colorando i campi prima trascurati e brulli.
Perlopiù abbandonati, gli ulivi stavano rischiando di morire e di essere dimenticati dagli stessi abitanti ma Alberto Alfonso, originario di Oliete ma emigrato a Barcellona, nel 2014 ha lanciato un’iniziativa: Adotta un ulivo di Oliete.
Con un contributo annuale di 50 euro, è possibile prendersi cura di uno degli alberi di Oliete e salvarli dalla morte. L’iniziativa ha riscosso successo, con oltre 4.000 piante adottate.
Una bella storia che rende ancora più speciale la città che ospita l’abisso di San Pedro.
Fonti di riferimento: Apadrinaunolivo
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