Un vero e proprio nido d'amore. Una giovane coppia sceglie di vivere una vita da naufrago su un'isola al largo della costa del Galles, popolata da 10.000 uccelli. È Skokholm Island, situata nel Jack Sound (Canale di Bristol, Oceano Atlantico) al largo delle coste del Pembrokeshire.
Un vero e proprio nido d’amore per una giovane coppia avventurosa, che ha scelto di vivere una vita da naufrago su un’isola al largo della costa del Galles, popolata da 10.000 uccelli. È Skokholm Island, situata nel Jack Sound (Canale di Bristol, Oceano Atlantico) al largo delle coste del Pembrokeshire.
Classificata come “Site of Special Scientific Interest”, sito di particolare interesse scientifico, Skokholm Island ospita una riserva del Wildlife Trust of South and West Wales, in cui vivono moltissimi uccelli marini, e rappresenta, inseme alla vicina isola di Skomer, uno dei principali siti in Europa per la loro riproduzione.
Pulcinelle di mare, procellarie, berte minori e gazze marine. Ma anche foche grigie di una vicina colonia e delfini, che è molto probabile avvistare in queste acque. Saranno loro gli unici e straordinari vicini di casa di Giselle Eagle, 27 anni, e il suo ragazzo Richard Brown, 32, le uniche due persone che abiteranno su Skokholm Island come guardiani, conoscendo davvero il significato di allontanarsi da tutto, tagliati fuori dal mondo esterno e con la possibilità di comunicare solo a intermittenza. Già, perché tutta la loro energia elettrica viene dal sole e in genere è appena sufficiente a collegare un telefono per due o tre ore al giorno, mentre i messaggi di posta elettronica possono essere controllati solo una volta al giorno.
“Skokholm sarà un paradiso per noi che amiamo lavita sull’isola. Siamo entrambi molto appassionati di fauna selvatica, in particolare di uccelli e dell’ecologia dell’isola. Ci piace essere circondati da migliaia di procellarie, berte e pulcinelle, immersi nelle belle scogliere di arenaria rossa“, racconta Giselle, scelta insieme a Richard dalla Wildlife Trust tra centinaia di candidati per il lavoro da guardiani.
“Siamo stati scelti per via della nostra esperienza di vita in località remote. Non potremmo essere più felici di condividere la nostra vita con gli uccelli e la fauna selvatica“, ha aggiunto Richard, che negli ultimi 7 anni ha vissuto in piccole isole al largo della costa del Galles. Uno dei suoi primi compiti sarà quello di continuare i lavori di ristrutturazione del primo osservatorio ornitologico della Gran Bretagna, che risale al XVII secolo. Il piano prevede anche di riuscire a far soggiornare degli ospiti a Skokholm il più presto possibile.
Roberta Ragni
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