Il Portogallo non sarà più un paradiso fiscale per i pensionati: stop alle esenzioni dal 2024

I pensionati dal 2020 pagano un’aliquota al 10%, ma questo cambierà dal 2024: terminerà infatti il regime fiscale agevolato per residenti stranieri

A partire dal 2024 il Portogallo porrà fine al regime fiscale agevolato per residenti stranieri “non abituali” che scelgono il Paese come loro area di residenza per almeno sei mesi all’anno, un’iniziativa introdotta nel 2009 per attirare capitali esteri. L’annuncio è stato fatto dal primo ministro António Costa durante un’intervista a Cnn Portugal.

Questo provvedimento, di cui hanno beneficiato circa 10.000 persone, in particolare pensionati italiani, britannici e francesi che si sono stabiliti soprattutto nella zona di Lisbona o nell’Algarve al sud, prevedeva una totale esenzione fino al 2020. Dopodiché è stata fissata un’aliquota del 10% per i pensionati ed un’imposta del 20% per i professionisti qualificati e i nomadi digitali.

La decisione di porre fine a questo regime fiscale speciale è motivata dall’intenzione di evitare un prolungamento di quella che il primo ministro ha definito una “ingiustizia fiscale immotivata” e dal desiderio di frenare l’aumento dei prezzi nel mercato immobiliare che ne è conseguito. Chi già gode di queste agevolazioni potrà comunque continuare a farlo per tutta la durata prevista dalla legge, ovvero 10 anni.

Il problema dell’aumento dell’affitto delle abitazioni

Come detto, il provvedimento che ha accolto gli stranieri benestanti fin dal 2009 permettendo loro di avere notevoli sconti sulle tasse è stato collegato all’aumento dei costi degli immobili nelle grandi città, con un incremento del 78% tra il 2012 e il 2021 (rispetto al 35% dell’intera Unione Europea), secondo uno studio della Fondazione portoghese Francisco Manuel dos Santos.

Nel secondo trimestre del 2023, inoltre, l’affitto medio di una casa è aumentato di un altro 11% su base annua, secondo i dati ufficiali pubblicati la scorsa settimana. Tutto ciò ha provocato manifestazioni nelle strade di Lisbona e di una ventina di altre città del Portogallo con migliaia di persone scese in piazza per chiedere un intervento più deciso del governo.

Per mitigare le tensioni, il governo portoghese ha adottato diverse misure, tra cui la fine dei “visti d’oro” e l’obbligo di affittare gli appartamenti vuoti da più di due anni nelle zone più popolate. In risposta alle proteste, il governo ha anche annunciato un tasso ridotto per due anni per coloro i quali stanno pagando un mutuo, mirando a fornire aiuto a quasi un milione di famiglie.

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Fonte: Cnn Portugal

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