La “Mykonos spagnola” vuole chiudere le porte ai visitatori: previsto un referendum contro il turismo di massa

Gli abitanti di Binibeca Vell non riescono più sostenere le masse di turisti indisciplinati che ogni giorno si accalcano nel villaggio: per questo il 15 agosto voteranno per decidere se chiudere o meno le porte ai turisti

Binibeca Vell, un pittoresco villaggio di Minorca, sta per affrontare una decisione cruciale: il 15 agosto i suoi 200 abitanti voteranno per decidere se chiudere o meno le porte ai turisti. Con 800.000 visitatori annuali, la pressione sul borgo, noto come la “Mykonos spagnola” per le sue casette bianche e fiorite, è diventata insostenibile.

Questo referendum arriva dopo che precedenti tentativi di limitare l’accesso dei turisti durante le ore di punta non hanno sortito gli effetti desiderati. Progettato dall’architetto catalano Francisco Joan Barba Corsini, Binibeca Vell è diventato un’attrazione irresistibile per i turisti, attratti dalla sua estetica e dall’atmosfera idilliaca.

Tuttavia la crescente affluenza ha trasformato il villaggio in una sorta di “Disneyland”, come lamenta Oscar Monge, presidente dell’associazione dei proprietari. Nonostante i numerosi cartelli che invitano al rispetto e al silenzio, i residenti continuano a sopportare comportamenti irrispettosi come turisti che salgono sui muri o aprono le porte delle case.

Le opinioni tra i residenti sono divise. C’è chi riconosce l’utilità delle restrizioni ma teme che una chiusura totale possa danneggiare l’economia locale. Altri invece insistono sulla necessità di regolamentare l’afflusso per preservare la qualità della vita degli abitanti.

L’overtourism è un problema comune nelle Baleari

Il caso di Binibeca Vell non è isolato nelle Baleari. L’arcipelago ha ospitato un numero record di quasi 18 milioni di turisti l’anno scorso, e quest’anno si prevede un ulteriore incremento. Questo boom turistico ha portato a manifestazioni contro l’overtourism, con migliaia di persone che hanno protestato a Maiorca, Minorca e Ibiza, chiedendo misure più efficaci per affrontare problemi come l’inquinamento acustico, la congestione stradale e l’aumento dei prezzi degli alloggi

Le autorità locali hanno già introdotto alcune misure, come il divieto di vendita di alcolici dopo le 21.30 e il bando del consumo per strada in diverse località. A Palma, si sta considerando di vietare nuovi affitti turistici e limitare l’accoglienza delle navi da crociera. A Ibiza, le regole per le “party boat” potrebbero essere inasprite.

Il governo regionale ha istituito un comitato di esperti per sviluppare una road map sostenibile per il futuro del turismo nelle Baleari. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra accogliere i turisti e mantenere la qualità della vita degli abitanti. Troppo turismo può trasformare i paradisi naturali in luoghi invivibili, e trovare una soluzione bilanciata è fondamentale per il futuro dell’arcipelago.

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Fonte: EL PAÍS

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