Sono dei monumenti naturali che fanno parte dal 2008 tra le sette meraviglie della Russia. Parliamo dei Manpupuner, formazioni rocciose che si trovano nella Repubblica di Komi a nord dei monti Urali.
Sette giganteschi pilastri di pietra che partono da un’altezza minima di 30 metri e raggiungono la massima di 42. Dietro la loro formazione c’è una spiegazione scientifica e una leggenda. Secondo alcuni geologi i monoliti sarebbero il risultato dell’erosione prodotta dal vento e dal ghiaccio durante l’era glaciale, secondo altri, le rocce sarebbero di origine carsica e quindi formate dalla dissoluzione dei loro stessi strati.
Foto: Kasimys / Wikimedia
(Foto: Kasimys / Wikimedia)
Ben più fantasiosa è la storia legata alla leggenda dei sette giganti. Si narra, infatti, che le rocce fossero un gruppo di giganti diretti sulle montagne Vogulski per distruggere i Mansi. Appena raggiunto l’altopiano di Manpupuner, però lo sciamano dei Mansi fece cadere il tamburo cerimoniale e i giganti furono trasformati in pilastri di pietra.
(Foto: Svetlana Pashchenko / Shutterstock)
Foto: Butorin / Wikimedia
Tra mito e realtà, i monoliti rappresentano un sito di grande fascino che in parte, rimane ancora incontaminato perché il luogo è abbastanza difficile da raggiungere, i visitatori possono arrivarci in elicottero mentre i più avventurosi possono partire dal villaggio di Ust, percorrendo oltre 100 km. Tanta fatica ma lo spettacolo è sicuramente sorprendente!
Foto: Denis Veselov / Shutterstock
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