E chi ha detto per fare una stanza di hotel siano davvero necessari un soffitto e delle pareti? Sulle Alpi svizzere, ad esempio, è possibile pernottare in una camera costituita semplicemente da un letto matrimoniale, da due comodini e da due lampade. Una sistemazione all’aria aperta, insomma, per dormire sotto le stelle e godere di un panorama mozzafiato.
E chi ha detto per fare una stanza di hotel siano davvero necessari un soffitto e delle pareti? Sulle Alpi svizzere, ad esempio, è possibile pernottare in una camera costituita semplicemente da un letto matrimoniale, da due comodini e da due lampade. Una sistemazione all’aria aperta, insomma, per dormire sotto le stelle e godere di un panorama mozzafiato.
Siamo a Safiental, nei Grigioni, a una sessantina di chilometri dal confine con l’Italia. Qui, dalla collaborazione tra due artisti concettuali, i gemelli Riklin, e un professionista del settore turistico e dell’ospitalità, Daniel Charbonnier, è nato Null Stern – the only star is you, un hotel “a zero stelle”, come suggerisce lo stesso nome, costituito da un letto matrimoniale posizionato a quasi 2000 metri di altitudine, tra le cime maestose e imponenti delle montagne.
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A dirla tutta, si tratta del secondo progetto Null Stern scaturito dalla creatività e dalla collaborazione dei gemelli Riklin e di Charbonnier: il primo è stato una stanza di albergo ecosostenibile realizzata all’interno di un ex bunker nucleare, nella città svizzera di Teufen, operativa per meno di 2 anni, tra il 2008 e il 2010. Dall’atmosfera chiusa di un bunker si passa oggi agli spazi aperti e alla frescura di alta montagna, per un’idea certamente originale, che sta riscuotendo un discreto successo, oltre che qualche (inevitabile) perplessità.
“Anche se questa versione è radicalmente diversa rispetto a quella precedente, del bunker nucleare, l’essenza e lo spirito del concetto restano gli stessi.” – ha dichiarato Charbonnier – “Mettere l’ospite al centro dell’esperienza e focalizzarsi sull’intangibile, riducendo al minimo tutto il resto.”
La “camera” è prenotabile da chiunque voglia provare l’ebrezza di una notte diversa, nel cuore delle Alpi, godendo di un panorama davvero unico e di un punto di vista a dir poco inusuale. La società alberghiera che la gestisce fornisce un maggiordomo che, al mattino, serve la colazione a letto agli ospiti, mentre un bagno pubblico si trova a circa dieci minuti di cammino.
Trascorrere una notte in questa sistemazione costa 250 franchi svizzeri (circa 230 euro): non poco, bisogna ammetterlo, per un letto che, per quanto comodo, è pur sempre collocato all’aria aperta… La “camera” è fruibile in estate e in autunno, tenendo presente che la prenotazione può essere annullata anche all’ultimo momento, nel caso di maltempo.
E le persone desiderose di vivere un’esperienza alternativa devono essere molte, visto che Null Stern è sold-out per tutta l’estate, mentre è già possibile mettersi in lista di attesa per la bella stagione del 2017.
Voi che ne dite, la provereste?
Lisa Vagnozzi