El Hierro: l’isola delle Canarie 100% rinnovabile

Sarà la prima isola del mondo ad alimentarsi esclusivamente usando le rinnovabili.

Siamo alle Canarie, precisamente nell’isola di El Hierro (chiamata anche Isola del Meridiano), la più piccola dell’arcipelago spagnolo. Ma anche la più significativa visto che qui, a partire da giugno, il 100% dell’energia sarà pulita grazie ad un innovativo sistema idro-elico. La potenza del vento e dell’acqua unite insieme basteranno dunque a soddisfare il fabbisogno degli abitanti.

E se finora l’Arabia Saudita ha solo annunciato di voler diventare un Paese 100% alimentato con le rinnovabili, le piccole Canarie lo stanno già facendo. Merito del progetto “El Hierro 100% renovable” sostenuto economicamente per circa un terzo dal Ministero dell’Industria spagnolo. Una spesa di 82 milioni di euro permetterà alla Central Hidroeólica Gorona del Viento di rendere libero dalle fonti non rinnovabili questo paradiso incastonato nell’arcipelago delle Canarie, sfruttando la potenza combinata del vento e dell’acqua. L’impianto è formato da un parco eolico composto da cinque turbine. Il surplus dell’energia è poi utilizzato per pompare l’acqua da un bacino d’acqua inferiore (50 metri sopra il livello del mare) ad uno situato più in alto, ad una altitudine di 700 metri attraverso cinque generatori eolici.

Come funziona? Il sistema è costituito da due serbatoi d’acqua, un parco eolico, un impianto idroelettrico, una stazione di pompaggio e un motore diesel centrale per le emergenze. Il serbatoio inferiore avrà una capacità di 150.000 metri cubi di acqua e la parte superiore, che utilizzerà una caldera vulcanica naturale, sarà in grado di conservarne 556.000 metri cubi. Il parco eolico di cinque turbine avrà 11,5 MW di potenza installata, la centrale elettrica, con quattro turbine Pelton ne aggiungerà 11,3 MW e altri 6 la stazione di pompaggio.

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Il sistema di pompaggio, alimentato dal vento, fa sì che l’acqua accumulata nel serbatoio superiore, possa scendere nuovamente al serbatoio inferiore quando non ce n’è abbastanza per soddisfare la domanda di energia elettrica fornita normalmente dall’eolico. Le turbine, in questo caso, garantiscono la produzione di energia elettrica.

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I lavori, partiti nel 1997, si concluderanno a giugno, quando l’impianto inizierà ad essere pienamente operativo. Durante le prime fasi, però, le energie rinnovabili riusciranno a coprire una quota compresa tra il 50 % e l’80 % della domanda totale dell’isola.

I benefici ambientali saranno di rilievo e questa piccola isola presto sarà un esempio imitato in tutto il mondo. La gestione dell’acqua (estrazione, dissalazione, distribuzione) rappresenta quasi la metà del fabbisogno annuo di energia di El Hierro. Da qui la possibilità di autosufficienza energetica per l’isola,

In termini di riduzione di emissioni inquinanti, tale sistema, una volta a regime, risparmierà ogni anno all’atmosfera 18.700 tonnellate di CO2, pari alla quantità di anidride carbonica assorbita da un bosco di 12.000 ettari, circa 20.000 campi di calcio.

Inoltre, il progetto azzererà il consumo annuale di gasolio (6.000 tonnellate), equivalenti a 40.000 barili di petrolio.

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