Dall’Irlanda al Galles, ti portiamo sul meraviglioso Cammino Celtico: in viaggio tra storia, scogliere e leggende

Scopriamo il cammino celtico, un percorso tra antiche cappelle, siti neolitici e spiagge che unisce Irlanda e Galles.

Il Cammino Celtico è un sentiero che collega due terre affascinanti come l’Irlanda e il Galles, un viaggio interiore che si snoda tra storia, spiritualità e natura. Percorrere il Wexford-Pembrokeshire Pilgrim Way significa lasciare alle spalle la modernità per tuffarsi in un mondo antico, dove ogni passo risuona con l’eco del passato. È un ritorno alle radici, un modo per riconnettersi con la terra, con se stessi e con la storia che ci ha preceduto.

Il viaggio inizia nel sud-est dell’Irlanda, a Ferns, presso il pozzo sacro di Maedoc, un luogo che trasuda fascino misticismo. Tra le verdi colline irlandesi, la spiritualità sembra respirare ancora, radicata nelle tradizioni millenarie del popolo celtico, ed il pellegrino che si avventura in questo percorso scoprirà presto che non si tratta di una semplice escursione: ogni tappa del cammino è un tassello di una storia complessa e affascinante, fatta di santi, guerrieri, e gente comune che ha lasciato il proprio segno su queste terre.

Il pellegrinaggio lungo il Cammino Celtico affonda le sue radici in epoche lontane, dove religiosità cristiana e culti ancestrali si sono avvicendati e mescolati nel corso dei secoli. Camminando tra questi paesaggi, si percepisce la presenza del passato, che vive ancora nelle leggende e nelle storie tramandate di generazione in generazione. San Aidan, uno dei protagonisti di questa tradizione, è stato a lungo venerato per la presunta santità e per la grande saggezza legata alla natura: le api, che egli portava con sé, erano simbolo di vita, ordine e armonia in un mondo che cercava di comprendere le forze della natura e integrarle nel vivere quotidiano. Le Brehon Laws, antiche leggi irlandesi, erano tanto avanzate da regolamentare perfino l’apicoltura, un dettaglio che ci ricorda quanto profondamente gli uomini fossero legati al loro ambiente.

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Lasciando le coste irlandesi, il pellegrino prosegue verso il Pembrokeshire, in Galles. Qui, il traghetto che conduce a Fishguard rappresenta un passaggio simbolico: dalla terra dell’Irlanda, segnata dalle leggende, si approda al Galles, dove la natura e la storia si fondono in uno spettacolo primordiale. Le scogliere del Pembrokeshire sono un’esperienza visiva e sensoriale unica: il mare che si infrange contro le rocce, il vento che soffia impetuoso, la vastità del paesaggio che sembra spazzare via ogni pensiero. È un luogo che invita alla riflessione, che ti costringe a fare i conti con l’immensità della natura e con la piccolezza dell’essere umano di fronte a essa.

Tra i punti più belli del del cammino c’è Strumble Head, una scogliera selvaggia che si affaccia sull’oceano. Presso questo luogo il pellegrino si ritrova solo con il suono del mare e il richiamo degli uccelli marini: è un momento di solitudine che può sembrare spaventoso, ma che in realtà offre una preziosa occasione di introspezione, visto che il paesaggio sembra fatto apposta per far riflettere sulla fragilità dell’uomo e sulla potenza delle forze naturali che lo circondano. Ogni pietra, ogni sentiero sembra portare con sé una storia, e chi vi cammina sopra non può fare a meno di sentirsi parte di una narrazione più grande.

A Whitesands Bay, un altro momento cruciale attende il viandante, che presto scoprirà un luogo intriso di significato storico e spirituale. Secondo la leggenda, è qui che San Patrizio ha sentito la chiamata a tornare in Irlanda per diffondere il cristianesimo. Il mare che lambisce la costa sembra riportare indietro il tempo, e talvolta le onde riscoprono antichi resti umani, scheletri di un passato lontano che ci ricorda quanto queste terre siano state testimoni di vite in cerca di redenzione e pace.

Il viaggio si conclude a St Davids, in un’atmosfera di pace e contemplazione. La cattedrale di St David’s che qui si erge maestosa, rappresenta il punto d’arrivo, anche se è curiosamente inclinata, un dettaglio che simboleggia la precarietà della vita umana. Quella lieve inclinazione è un monito: anche le opere più grandiose sono soggette alla caducità e all’instabilità. La cattedrale stessa, costruita su un terreno fragile, ricorda al pellegrino che la vita è come un viaggio: fatta di passi incerti, ma sempre diretti verso una meta.

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