Se sceglierai l'Extremadura in Spagna per le tue prossime vacanze, sicuramente non te ne pentirai. In questa regione, avrai l'occasione di espolorare meravigliosi paesaggi naturali e avvicinarti alla fauna locale, immergerti nella storia di cittadine antiche (e ce n'è anche una di origine romana), scoprire ambientazioni medievali alla "Game of Thrones" e tanto, tanto altro...
Indice
L’Extremadura, situata nel sud della Spagna tra l’Andalusia e il Portogallo, è una regione ricca di storia, paradisi naturali, tradizioni e ottima enogastronomia. Una zona poco conosciuta ma che offre un po’ di tutto e proprio questa varietà di esperienze sarà sicuramente in grado di soddisfare gli amanti della natura così come quelli di cultura, storia, architettura e atmosfere medievali.
Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarla in autunno, quando il paesaggio lentamente si stava trasformando ma le giornate erano ancora lunghe, calde e assolate, il che ci ha permesso di vivere al meglio l’esperienza.
Curiosi di scoprire cosa offre questa poco conosciuta (e assolutamente sottovalutata) regione Spagnola?
Ecco una lista di 5 cose (+1) da fare e/o vedere assolutamente se avete intenzione di organizzare un viaggio in Extremadura.
Visitare il Parco di Monfragüe
Il Parco Nazionale di Monfragüe è una tappa davvero obbligata per gli amanti della natura. Situato al centro dell’Extremadura, questo non è un semplice parco ma una vera e propria Riserva della Biosfera, famosa per la sua fauna selvatica e i suoi paesaggi mozzafiato.
Qui, potrete avvistare rapaci come l’aquila imperiale, il grifone, l’avvoltoio nero e il falco pellegrino mentre esplorate i sentieri panoramici e ammirate le imponenti scogliere calcaree.
I dintorni del parco, poi, sono il luogo ideale per fare astroturismo. Qui, lontano dalle luci delle città grazie all’assenza di inquinamento luminoso, ci si può immergere completamente nella magia del cielo notturno, ammirando le stelle, le costellazioni e la Via Lattea in tutto il loro splendore.
Talmente ci è piaciuto questo parco che gli abbiamo dedicato un articolo tutto suo: Parco nazionale di Monfragüe: cosa vedere e fare nello scrigno di biodiversità dell’Extremadura
Passeggiare tra i resti dell’antica città romana di Mérida
Mérida è una città che trasuda storia, e il suo status di Patrimonio dell’Umanità Unesco è ben meritato. Il Capoluogo dell’Extremadura si distingue per il suo grande patrimonio storico-artistico che ci permette di immaginare lo splendore della città quando faceva parte dell’antica Lusitania romana.
Qui, potrete esplorare diverse rovine romane tra cui l’acquedotto di Los Milagros, il tempio Diana, il ponte e l’anfiteatro.
Ma il pezzo forte è senza dubbio il Teatro Romano, uno dei meglio conservati in Europa, dove in alcuni periodi dell’anno è possibile assistere a spettacoli ed eventi di musica e teatro classico che vi faranno fare un salto indietro nel tempo.
A Mérida non perdetevi infine il Museo Nazionale di Arte Romana (MNAR). Qui si può ammirare una vasta collezione di reperti archeologici e opere d’arte che testimoniano l’importanza storica di questa città come antica colonia romana. Alcuni dei principali reperti esposti includono sculture, tra cui statue di imperatori, divinità, atleti e cittadini e una vasta collezione di mosaici romani straordinariamente ben conservati, con motivi decorativi e narrativi che raffigurano scene di vita quotidiana, mitologia e simbolismo.
Non mancano parti di edifici romani, tra cui colonne, fregi e capitelli, che permettono ai visitatori di apprezzare l’architettura romana e l’ingegneria, oggetti quotidiani come ceramiche, vetri, monete e gioielli, che offrono una prospettiva sulla vita quotidiana nell’antica città, reperti epigrafici e soprattutto teatrali.
Fare foto sul set di Game of Thrones a Cáceres
Se siete fan di “Game of Thrones“, non potete perdere l’opportunità di visitare Cáceres, una delle location utilizzate nella nota serie televisiva. Le strade medievali, gli edifici storici e le piazze hanno fornito lo sfondo perfetto per alcune scene indimenticabili della settima stagione (le riconoscete?).
Questa città è dotata non a caso di un patrimonio monumentale straordinario, palazzi, porte e stradine che raccontano il passato di 3 diverse culture: romana, ebraica e araba, che in diverse fasi hanno contribuito alla costruzione di Cáceres.
L’Arco de la Estrella è uno dei monumenti più iconici di questa città, parte integrante del complesso architettonico del centro storico (che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco) e vera e propria porta d’ingresso medievale situata nella città vecchia, insomma uno dei punti di accesso al cuore di Cáceres. La sua struttura è tipica dell’architettura medievale con un’ampia arcata a sesto acuto, e l’arco è decorato con vari elementi, tra cui una stella a otto punte, da cui prende il nome.
Proprio qui è ambientata una scena del 3° episodio della 7° stagione di Game of Throne. Non resta che prendere la vostra macchina fotografica (o lo smartphone) e immergervi nell’atmosfera di Westeros.
Ma a Cáceres c’è anche qualcosa che non ti aspetteresti mai di vedere: un bellissimo museo di arte contemporanea. Si tratta del Helga de Alvear che ospita una vasta collezione di opere d’arte contemporanee di artisti di fama internazionale, tra cui anche il “nostro” Michelangelo Pistoletto.
Passeggiare nel borgo fantasma di Granadilla
Granadilla è un antico borgo abbandonato che è stato nel tempo recuperato e restaurato. Questo piccolo gioiello nascosto offre un’affascinante finestra sul passato, con le sue strade acciottolate e le case di pietra. Fondato nel IX secolo, è stato abitato fino alla metà del XX secolo, quanto venne costruito un bacino idrico che rischiava di inondare il villaggio e così la popolazione è stata costretta a trasferirsi altrove.
Oggi è diventato una specie di museo a cielo aperto dove si organizzano attività culturali e rievocazioni storiche. Quando l’abbiamo visitato, abbiamo trovato diverse scuole spagnole i cui ragazzi erano impegnati in attività di recupero del borgo, si stavano occupando della manutenzione delle case, degli orti, degli animali. Un modo bellissimo per mantenere viva la storia di Grandilla, le sue usanze e la vita che si conduceva nel borgo, tramandandola anche alle nuove generazioni.
La sensazione di camminare all’interno di un villaggio che, nonostante tutto, è sopravvissuto al tempo, è davvero un’esperienza che vi consigliamo di fare.
Pedalare lungo la pista ciclabile ricavata su un antica linea ferroviaria
In Extremadura c’è un interessante percorso da fare in bicicletta. Parliamo della pista ciclabile nota come greenway Via de la Plata. In questa tratta, precedentemente, passava la ferrovia che, fino al 1895, ha collegato Siviglia ad Astorga.
Ora, grazie ad un abile progetto di rivalutazione e recupero ecostenibile della zona, questa via è stata rimodernata e resa percorribile a piedi o in bicicletta. Il primo tratto è stato aperto nel 2020 ma ora si possono percorrere oltre 70 km all’interno della regione e arrivare fino a Plasencia.
La Vía de la Plata è rinomata per le bellezze naturali che attraversa ma anche per la sua ricca eredità culturale, sono infatti numerosi i siti storici e le città che si incontrano lungo il percorso. In bicicletta, poi, che si può noleggiare anche in loco, è possibile fare anche solo alcuni tratti, più o meno impegnativi o difficili a seconda del grado di allenamento.
In realtà, la Via de la Plata fa parte di un cammino ben più lungo che da Siviglia, passando per un ultimo tratto del “Cammino Francese”, arriva addirittura a Santiago de Compostela.
+1. Visitare Zafra (la piccola Siviglia)
Zafra è un vero gioiellino, una città dove si repira un’atmosfera decisamente medievale. Conosciuta come “la piccola Siviglia” offre un mix affascinante di architettura storica, piazze alberate e portici.
È dominata dall’Alcázar del XV secolo, un’imponente struttura che esternamente è a tutti gli effetti una fortezza ma all’interno si rivela essere un elegante palazzo (oggi trasformato in un Parador de Turismo, ovvero è parte della catena alberghiera pubblica spagnola) con all’interno un cortile centrale con chiostro rinascimentale.
Nel cuore di Zafra, il nucleo medievale si sviluppa attraverso strade strette e un particolare schema urbano a forma di guscio di tartaruga. Un tempo, la città era completamente circondata da una cinta muraria in pietra del XVI secolo, anche se oggi rimangono solo tre delle otto porte originali.
Il patrimonio monumentale di Zafra è straordinariamente ricco e vanta numerose chiese e ville nobiliari risalenti ai secoli XVI, XVII e XVIII, così come eleganti residenze borghesi del XIX secolo.
Una città che sembra sospesa nel tempo…
Come avrete ormai capito, qualunque cosa decidiate di fare, l’Extremadura non mancherà di sorprendervi!
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