Un vero turista responsabile? È colui che ha rispetto del luogo che sta visitando, ne segue le regole e non lascia rifiuti sparsi in giro. Ecco le regole per un turismo davvero responsabile.
Un vero turista responsabile? È colui che ha rispetto del luogo che sta visitando, ne segue le regole e non lascia rifiuti sparsi in giro. Dalla rivista al cruciverba, dalla mappa ai sacchetti per la frutta, passando per i pack delle creme solari, degli yogurt o del gelato, al mare e in vacanza in generale buona norma sarebbe conferire oggetti e imballaggi negli appositi contenitori per la raccolta differenziata e lasciare più pulito di quanto non si sia trovato.
In questo modo il turista, responsabile e green, eviterà di inquinare e di rovinare la località che lo ospita. Cosa non difficile se solo si pensasse che in estate nelle località turistiche la popolazione cresce fino a 8 volte rispetto a quella residente. L’ultima cosa che vogliono le amministrazioni locali è, quindi, fare in conti (anche) con turisti di passaggio poco avveduti.
Risulta fondamentale, quindi, che ognuno nel suo piccolo quando è in vacanza presti attenzione a mantenere pulito l’ambiente circostante. E non ci vuole poi molto: secondo le cifre snocciolate da Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base Cellulosica, se ogni italiano differenziasse anche solo 3 riviste, 3 quotidiani, 2 scatole di gelati, 4 cartoni di succo di frutta e 2 pack di yogurt, riusciremmo a raccogliere circa 140mila tonnellate di carta e cartone.
Ecco allora alcune semplici regole sulla raccolta differenziata e per uno stile di viaggio più rispettoso e sostenibile:
- Informatevi sulle modalità di raccolta del luogo di villeggiatura dove passerete le ferie
- Appiattite le scatole per ridurre gli imballi in piccoli pezzi. Ricordate che scontrini e fazzoletti usati non vanno gettati nella raccolta della carta. Gli scontrini sono fatti con una carta termica non riciclabile, mentre i fazzoletti usati sono anti-spappolo e quindi difficili da riciclare
- Fate attenzione alle confezioni eccessivamente sporche di cibo (ne è un esempio il cartone della pizza) o di sostanze chimiche, come vernici o solventi, e alla carta oleata che vanno gettati nell’indifferenziata
- Punti metallici, nastri adesivi e altri materiali non cellulosici vanno sempre tolti dalla raccolta di carta e cartone
- Non buttate nel contenitore della carta anche le eventuali buste di plastica usate per trasportarla
- Trattare l’ambiente che vi ospita come se fosse casa nostra e di mantenerlo pulito. A un pic nic o in spiaggia, portiamo sempre un sacchetto in più nel quale riporre tutti i rifiuti
- Scegliere destinazioni e alloggi a basso impatto: spiagge “bandiera blu”, comuni “bandiera arancione”, riserve naturali, itinerari cicloturistici o percorsi a piedi. E per gli alloggi affidatevi a strutture con certificazioni eco-friendly e integrate al contesto naturale
- Posate l’auto e camminate o pedalate
- Acquistate prodotti a km 0, ancor meglio se biologici. In questo modo si contribuisce allo sviluppo economico locale, si vivono le tradizioni del posto e non si inquina. Al ristorante, quando non finite il cibo nel piatto, chiedete una doggy-bag per portare a casa gli avanzi
- Niente spreco di risorse: chiudete il rubinetto mentre vi lavate i denti, mentre vi insaponate o mettete lo shampoo sotto la doccia. Essere in vacanza non è un buon motivo per lasciare luci o condizionatore sempre accesi: spegneteli quando non servono più
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Germana Carillo