Un hotel completamente pensato a misura di ciclista e costruito nel rispetto di tutti i principi della bioedilizia. Per il momento è ancora sulla carta, ma presto potrebbe diventare realtà. A idearlo l'architetto milanese Giuseppe Magistretti, esperto di sostenibilità ambientale, mobilità dolce ed efficienza energetica, nonché membro del gruppo tecnico della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che in un articolo apparso sul trimestrale di bioarchitettura ed ecosostenibilità Casabenessere, ha presentato il progetto di questo nuovo tipo di struttura ricettiva: il Ciclo Hotel.
Un hotel completamente pensato a misura di ciclista e costruito nel rispetto di tutti i principi della bioedilizia. Per il momento è ancora sulla carta, ma presto potrebbe diventare realtà.
A idearlo l’architetto milanese Giuseppe Magistretti, esperto di sostenibilità ambientale, mobilità dolce ed efficienza energetica, nonché membro del gruppo tecnico della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che in un articolo apparso sul trimestrale di bioarchitettura ed ecosostenibilità Casabenessere, ha presentato il progetto di questo nuovo tipo di struttura ricettiva che punta ad essere uno dei massimi esempi di ecoalberghi: il Ciclo Hotel.
Come suggerisce il nome, si tratta di un albergo studiato appositamente per i cicloturisti, per consentire loro di pernottare, ristorarsi e fare manutenzione alla propria bicicletta, prima di rimettersi in viaggio.
La proposta di Magistretti nasce dalla constatazione di un deficit: vale a dire, che le strutture ricettive e alberghiere difficilmente coincidono con le piste ciclabili. Al contrario, anche quelle attrezzate per ospitare le bici, si trovano molto spesso in zone piuttosto distanti dai percorsi e possono risultare difficili da raggiungere. Per questo, nell’idea del gruppo che ha curato il progetto, i Ciclo Hotel dovranno essere costruiti lungo le piste ciclabili, sia urbane che extraurbane, possibilmente ad una distanza di circa 30-40 km l’uno dall’altro, in modo da fornire a tutti i cicloturisti un approdo confortevole e sicuro.
Il Ciclo Hotel è stato progettato secondo i criteri dell’architettura antroposofica, come un edificio biocompatibile integrato armonicamente con lo spazio circostante e del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico. Per questo, l’edificio che occuperà una superficie di circa 100 m2 sarà basso, ad un solo piano, e avrà la curiosa forma di un guscio di noce. E per garantire il comfort termico e limitare l’impatto con l’ambiente circostante, sarà interrato per circa un metro e ricoperto di terra.
L’area intorno alla struttura sarà lasciata a prato, con alberi ed essenze vegetali accuratamente selezionati sulla base delle rispettive proprietà elettromagnetiche. I materiali utilizzati per la costruzione dell’hotel saranno tutti naturali o di recupero: dalle balle di paglia impiegate per la formazione delle mura perimetrali, alla copertura realizzata con pannelli isolanti in fibra di legno. Per assicurare l’autosufficienza energetica dell’opera e contenere i costi, nella parete esposta a sud, in corrispondenza dell’ingresso della struttura, saranno installate delle vetrate, sormontate da una superficie di pannelli fotovoltaici dell’ampiezza di 12 m2. In aggiunta, in corrispondenza della pavimentazione, saranno inserite delle sonde geotermiche, per sfruttare il calore naturale del terreno. Il tutto con lo scopo di realizzare un struttura innovativa ed ecosostenibile.
L’interno dell’hotel sarà composto da un banco di accettazione, due camere matrimoniali e quattro camere singole dotate di servizi, un vano coperto per depositare le biciclette e una mini ciclo-officina per eventuali riparazioni. Nell’idea dei progettisti, il pernottamento nella struttura dovrà comprendere anche un servizio di ristorazione, in modo da offrire ai turisti tutto ciò di cui potrebbero avere bisogno.
Ciclo Hotel è ancora al livello di proposta teorica, anche se gli ideatori sperano di poterla presto concretizzare: a questo proposito, sono state già individuate due aree del territorio milanese che potrebbero essere adatte alla sua realizzazione. A ben vedere, date le caratteristiche decisamente poco impattanti, la struttura del Ciclo Hotel potrebbe essere collocata praticamente ovunque, in Italia e in Europa. E rappresenterebbe anche un valido strumento per incoraggiare il turismo più ecosostenibile che esista: quello su due ruote.