La Regione Basilicata approva un nuovo calendario di accesso all’esperienza del Volo dell’Angelo

L'assessore regionale sostiene che un'apertura anticipata dell'esperienza non danneggerà la riproduzione degli uccelli a rischio di estinzione che vivono nell'area

Il Volo dell’Angelo è un’esperienza incredibile che si può fare al di sopra delle Dolomiti Lucane, nel cuore della Basilicata, grazie ad un cavo in acciaio sospeso fra le vette più alte di due paesi: Castelmezzano e Pietrapertosa.

È un momento di totale immersione nella natura della Lucania, che può essere vissuto da soli o in coppia, ma che deve avvenire nel rispetto dell’ambiente naturale e degli animali che ci vivono – in particolare, alcuni uccelli che hanno scelto proprio queste vette per nidificare.

Proprio per tutelare le popolazioni di falchi e cicogne che ogni anno, da vent’anni, tornano a deporre le uova in questi luoghi magici, cambierà la programmazione dell’esperienza del Volo dell’Angelo – su decisione della giunta regionale della Basilicata.

Non è possibile calarsi fra le vette fra i mesi di febbraio e maggio: questo periodo corrisponde alla stagione riproduttiva di alcune specie di uccelli a rischio – quali il falco pellegrino e la cicogna nera (che nidifica nell’aria ininterrottamente ogni anno dal 2002).

A queste disposizioni si aggiunge, da quest’anno, una novità: la società che gestisce l’attrazione ha infatti avuto la possibilità di programmare sei singole giornate in cui sarà possibile vivere l’esperienza del Volo, a patto che non siano fra loro consecutive.

Secondo l’assessore regionale all’ambiente, Cosimo Latronico, assicura che l’attivazione di ulteriori sei giornate di pre-apertura rispetto alla stagione turistica vera e propria non mina alla salute degli uccelli né alle loro attività riproduttive nell’area.

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Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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