Nel cuore della Val Rendena, in Trentino, Caderzone Terme si è aggiudicato il titolo di Borgo Green 2019, assegnato dal portale Weekend premium.
Prima pista ciclabile, prima circonvallazione, energia alternativa ricavata dall’idrogeno: per questi e molti altri motivi il comune di Caderzone Terme, nel magnifico Trentino, si è aggiudicato il titolo di Borgo Green 2019.
Il riconoscimento è assegnato ogni anno dal portale Weekend premium alle amministrazioni che puntano alla tutela delle proprie tradizioni, alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico.
Ma perché vale la pena visitare Caderzone Terme, tra l’altro già Bandiera arancione nel 2006? Qui, nel cuore della Val Rendena, si esprime in toto l’animo verde del popolo trentino: complici un panorama mozzafiato e la sontuosa cornice delle Dolomiti, i 600 abitanti fanno di questo luogo un posto autentico e vivace, un’isola felice in costante contatto con la natura e dedita – per vocazione – all’alpeggio e alla conservazione di attività tradizionali, al vivere tra laghi alpini, malghe e un’ottima cucina.
Buona parte del territorio in quota di Caderzone Terme, quello che comprende i laghi di San Giuliano e Garzonè, le malghe Campo e San Giuliano, rientra di fatto nel Parco Naturale Adamello Brenta, il più esteso parco naturale del Trentino, mentre su tutto il territorio comunale non sono state consentite “costruzioni selvagge” ma si è voluto dar vita a “un borgo green con i principi del rispetto della natura e dell’ambiente”, come si legge tra le motivazioni che hanno spinto a nominare Caderzone Terme Borgo green di quest’anno.
In pieno centro storico ancora si possono ammirare meravigliosi edifici storici come il Palazzo Lodron Bertelli, su un cui lato fu fatta costruire la cappella gentilizia dedicata a Sant’Antonio, che custodisce al suo interno uno splendido altare di legno dorato.
Le scuderie di Palazzo Bertelli, quasi completamente distrutte da un incendio nel 1976, ospitano ad oggi il Museo della Malga, dove sono conservati gli strumenti utilizzati per la lavorazione del latte e dei suoi derivati, fondamentali per il lavoro nelle malghe. Infine, sempre nel centro storico, sorge uno stabilimento termale molto rinomato, alimentato da una sorgente di acqua ferruginosa chiamata Fonte S. Antonio.
In questo splendido villaggio è nato il Parco Agricoltura, dove sono allevate vacche di razza autoctona Rendena, uniche nel loro genere, più piccole di taglia e dal manto marrone scuro. Un altro primato di questo luogo è quello di anticipare iniziative green infatti è stato il primo paese a disporre di una pista ciclabile, quello di avere una circonvallazione che devia il traffico più intenso su di una strada ad alta percorrenza.
Il rifugio San Giuliano, infine, a 1960 metri di altezza, vive esclusivamente di energia green: energia idroelettrica, fotovoltaica e ricavata dall’idrogeno attraverso un sistema all’avanguardia.
E, allora, c’è tutto ciò che serve per un viaggio all’insegna della sostenibilità! Qui trovate tutte le informazioni utili.
Buon viaggio!
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Germana Carillo
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