Da oggi è possibile richiedere il bonus vacanze ma l'app presenta già dei problemi e la procedura si arresta senza completare la richiesta
Da oggi 1° luglio è possibile accedere al bonus vacanze, la tax credit che può raggiungere fino a 500€ per pagare le ferie estive. Come fare? Occorre scaricare l’app dedicata e verificare che la struttura scelta sia convenzionata. Purtroppo però l’app ha già dei problemi.
Il bonus vacanze, lo ricordiamo, è destinato alle famiglie con redditi fino a 50mila euro. Il credito va da 150 a 500 euro in base ai componenti del nucleo familiare ed è commisurata ai componenti del nucleo familiare ed è pari a
- 500 euro per un intero nucleo familiare
- 350 euro per un nucleo familiare composto da due persone
- 150 euro per una sola persona
Cifre che hanno fatto gola a tanti a quanto pare. Infatti anche chi ha prenotato le vacanze a giugno (usufrurendone però dal 1° luglio) può richiedere il bonus visto che quest’ultimo va usato al termine del soggiorno, in fase di pagamento.
La procedura per richiederlo tramite l’app IO
Per richiedere il bonus occorre essere muniti di identità SPID e ISEE in corso di validità. Poi bisogna scaricare l’app dedicata Io.Italia e accedere tramite Spid o CIE.
Abbiamo provato ad effettuare l’accesso e a richiedere il bonus vacanze ma, probabilmente per l’elevato numero di richieste, l’app presenta già qualche problema.
Dopo aver effettuato l’accesso con SPID o con la Carta d’identità Elettronica, ci si ritroverà nella schermata principale. Si dovrà cliccare su “Pagamenti” scegliendo poi la voce “Bonus Vacanze”.
A quel punto appare una schermata, in cui ci viene richiesto di attendere per la verifica del nostro ISEE. Solo dopo aver ricevuto il messaggio si potrà completare la domanda entro 24 ore.
Dopo qualche minuto si riceve il messaggio di accettazione e si troverà visualizzato il bonus nella sezione pagamenti.
Come viene rimborsato il bonus vacanze
La cifra complessiva, che sia 150 o 500€, è fruibile in due momenti: per l’80% sotto forma di sconto (rimborsato poi al fornitore come credito d’imposta) al momento del pagamento della vacanza, quindi al termine del soggiorno; il restante 20% come detrazione di imposta per l’anno successivo.
Speriamo che passate queste prime difficoltà l’app possa essere tornate funzionante, velocizzando la procedura di richiesta.
Fonti di riferimento: Io.Italia
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