Ucraina, i volontari italiani in prima linea per mettere in salvo i bambini malati di cancro e le loro famiglie

Cresce la paura dei bombardamenti in Ucraina. E i volontari italiani della Onlus Soleterre che operano a Kiev stanno cercando di portare in salvo bambini malati oncologici, trasferendoli in ospedale.

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Da quando questa mattina è iniziata l’invasione russa, il popolo ucraino è piombato nel terrore. Adesso si teme per la salvezza di milioni di civili, fra cui tantissimi bambini, che vivono nelle zone interessate dai bombardamenti. In questo clima di disperazione e desolazione, c’è chi sta facendo il possibile per mettere in salvo vite umane, specialmente quelle dei più piccoli. E in prima linea ci sono anche diversi volontari italiani della Onlus Soleterre, che si stanno esponendo e stanno tentando di portare i bambini malati di tumore in ospedale per proteggerli dagli attacchi.

È difficile trovare le parole giuste… – spiega con la voce rotta dal pianto Damiano Rizzi, presidente della Onlus Soleterre, –  In questo momento i nostri colleghi di Kiev stanno portando tutti i bambini malati di cancro e le loro famiglie dalla casa d’accoglienza in ospedale, dove c’è un rifugio. Molti medici non stanno andando al lavoro perché devono pensare alle loro famiglie. Noi stiamo radunando medici e il primario dell’ospedale con cui stiamo concordando il da farsi.

Il timore più grande è che la casa d’accoglienza, dove sono  ospiti diversi bambini malati oncologici insieme alle loro famiglie, venga bombardata. Un rischio serio che non è possibile correre.

L’associazione, fondata nel 2002, è attiva sul territorio italiano ma anche quello ucraino per garantire cure mediche e supporto psico-sociale ai piccoli guerrieri e ai loro genitori. In Ucraina il sistema sanitario è piuttosto debole e a farne le spese sono soprattutto i bambini e gli adolescenti che lottano contro il cancro.

Per questo siamo intervenuti fin dal 2005 in Ucraina, per supplire alla mancanza cronica di medicinali, materiali sanitari e anche per dare alle famiglie supporto psicologico e un tetto sotto il quale stare durante le lunghe cure con la prima casa d’accoglienza a Kiev, grazie anche agli amici della Fondazione Zaporuka che la gestiscono. – spiegano i volontari della Ong – In tutti questi anni, abbiamo ospitato numerosi piccoli pazienti oncologici che sono riusciti a vincere il cancro: alcuni di loro hanno ora una loro famiglia, dei figli.

In Ucraina la situazione era già tutt’altro che rosea, ma adesso – con lo scoppio della guerra – la popolazione è più vulnerabile che mai. Secondo quanto riferito dall’associazione umanitaria Save the Children, sono quasi tre milioni le persone nell’area interessata dal conflitto che hanno bisogno di assistenza umanitaria, di cui 400.000 sono bambini e adolescenti.

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Fonte: Soleterre Onlus

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