La vita passata davanti a un pc può produrre altra vita. In un computer infatti può crescere l'erba, magari mentre si lavora con Linux, come ha fatto Mike Schropp, che utilizzando i pezzi ricavati da diversi vecchi computer ha assemblato un eco-pc in grado di ospitare vegetazione al suo interno
La vita passata davanti a un pc può produrre altra vita. In un computer infatti può crescere l’erba, magari mentre si lavora con Linux, come ha fatto Mike Schropp, che utilizzando i pezzi ricavati da diversi vecchi computer ha assemblato un “bio-computer” in grado di ospitare vegetazione al suo interno.
In questo modo, Schropp ha unito la sua passione per la tecnologia a qualcosa di “organico”. Da tempo egli era alla ricerca di qualche idea per rendere meno grigia e più verde l’esperienza davanti ad un pc. “Non riesco a ricordare esattamente quando mi è venuta l’idea, ma ad un certo punto ho cominciato a pensare di utilizzare il calore di un computer per riscaldare il terreno e aiutare la germinazione e la crescita” ha raccontato sul suo blog.
Pur non essendo un esperto di botanica, Schropp sa che acqua, luce e calore sono ciò di cui le piante hanno bisogno. Così, dopo aver fatto degli studi – rigorosamente sul web – sugli effetti della temperatura del suolo sulla crescita, è passato alla pratica.
Racimolando un pezzo qua e un pezzo là dai vecchi pc donati da amici e colleghi, Schropp si è messo all’opera. Ha svuotato un case delle varie componenti hardware, ha disposto al suo interno un sistema di tubi trasparenti di acrilico vicino all’alloggiamento della CPU. Qui infatti la mancanza di flusso d’aria nella zona e il calore emesso dal processore avrebbero aumentato la temperatura, gestibile comunque attraverso la ventola interna.
L’uomo ha rimesso tutto a posto e sigillato case e tubi. Questi ultimi hanno poi ospitato il terriccio e l’erba, la cui crescita sarebbe stata assicurata dal calore residuo generato dal computer, nonostante la scarsa luminosità della cantina di Schropp.
Per aumentare ulteriormente la temperatura, la parte posteriore del case è stata chiusa con un pannello trasparente. Infine, ha equipaggiato il suo eco-pc con Windows e Linux per dare al figlio la libertà di scegliere l’uno o l’altro.
Curiosi di sapere quanto è costato il tutto? Appena 10 dollari…
Francesca Mancuso
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