Sono parecchi anni ormai che pratico yoga Kundalini, una disciplina tanto complessa quanto rigenerante ed efficace. Delle ‘semplici’ (si fà per dire) tecniche associate a mantra e meditazioni sono in grado di ricomporre il giusto equilibrio psicofisico a vantaggio di corpo, mente e anima! Ogni volta che si esce dalla sala dopo aver praticato, (dolori e acido lattico a parte), si prova una sensazione di profonda rilassatezza o al contrario una grandissima carica energetica, a seconda del Kryia (tecnica di purificazione) che si è svolto.
Per riuscire meglio in questa disciplina Yoghi Bhajan, il maestro dello Yoga Kundalini, ha dato numerosi consigli anche in fatto di alimentazione. Grande importanza viene data ovviamente alla buona salute delle articolazioni, essenziali per stare nelle posture in maniera corretta e senza dolore. A questo proposito potete leggere come si prepara il Golden Milk, una bevanda a base di curcuma particolarmente indicata per sciogliere e rendere più elastiche le articolazioni.
Ma vediamo ora quali sono i cibi da evitare e quali invece sono consigliati per un migliore rendimento nella pratica yoga. Bisogna naturalmente prediligere alimenti che contribuiscono a rendere il nostro corpo più leggero e pieno di energie e che quindi sono adatti anche a tutti coloro che vogliono disintossicarsi per un breve o lungo periodo. (Dirvi di fare una scelta di vita come questa è senz’altro troppo 🙂 )
Primo elemento da evitare è la carne: non a caso tutti i maestri yoga, indipendentemente dalle varie correnti e tradizioni di questa disciplina, erano vegetariani. La carne, infatti, oltre a essere di difficile digestione, rende il corpo pesante e irrigidisce le articolazioni. No anche agli alcolici e ai grassi animali come latticini e uova, anche se nella dieta del perfetto praticante di yoga questi ultimi non sono del tutto esclusi e si possono consumare con moderazione. Consigliato ad esempio lo yogurt a colazione, in particolare alle donne, per le sue capacità di riequilibrio della flora intestinale.
Chi pratica dovrebbe consumare soprattutto cereali, alimenti che nella tradizione induista sono considerati grandi rafforzatori dell’energia vitale, preziosi aiuti per tutti coloro che vogliono accrescere la propria resistenza. Quindi sì non solo a riso (integrale) ma anche a mais, orzo, miglio, avena, pasta integrale, di farro, kamut o grano saraceno. I cereali si possono mangiare a pranzo uniti magari a un po’ di legumi o verdure cotte per rendere il piatto più appetitoso.
In una dieta equilibrata non possono mancare poi: frutta, sia fresca che secca, verdure a foglie verdi, spezie, semi e erbe di ogni genere. Un vero e proprio toccasana a livello di vitamine e minerali. Si sta parlando di alimenti biologici, ovviamente. Non si vorrà mica rovinare tutto ingerendo tracce di pesticidi chimici?
Un consiglio sempre valido è quello di non mangiare tardi la sera, il limite massimo per la cena è fissato al tramonto (lo so è in un’utopia con la vita frenetica che facciamo tutti noi, ma io ve lo dico lo stesso per dovere di cronaca!). In questo modo l’organismo attraverso il sonno ha tutto il tempo di recuperare e rigenerarsi. Anche se si mangia tardi è bene comunque consumare una cena frugale fatta di minestrone, verdure con pane integrale o frutta.
In primavera è più semplice seguire un regime alimentare leggero e salutare. Se vi va potete utilizzare questi semplici consigli per intraprendere un piccolo periodo di disintossicazione. Non è così difficile come sembra…