Vitamina D: 6 buoni motivi per farne scorta e come

Recenti studi confermano che la vitamina D non solo è importante per la salute delle ossa, mettendoci a riparo dall'osteoporosi, ma è fondamentale anche per contrastare molte malattie:dai tumori, alle malattie degenerative...Ecco tutti i motivi per non farsela mancare e le dritte per assimilarla al meglio. Seguitemi...

La vitamina D, è una vitamina liposolubile, cioè si scioglie nei grassi e nel nostro organismo svolge una serie di funzioni molto importanti. Viene introdotta solo in parte con la dieta, mentre la fetta maggiore è prodotta in seguito all’esposizione al sole. È una vitamina ma può essere considerata un vero e proprio ormone che può agire su diversi organi e apparati. Gli studi più recenti infatti confermano che questa vitamina, non è essenziale solo per il benessere delle ossa, ma è fondamentale anche per la prevenzione di molte malattie: dai disturbi neurovegetativi ai tumori, alle infezioni…

Ecco allora 6 buoni motivi per non farsela mancare:

Aumenta le difese immunitarie

Recenti studi hanno evidenziato che a bassi livelli di vitamina D c’è una maggiore incidenza di malattie autoimmuni (artrite reumatoide, Lupus, diabete di tipo 1…). Questa vitamina infatti sarebbe in grado di legarsi ad alcune cellule di difesa dell’organismo, come i linfociti T e dunque una sua carenza potrebbe pregiudicare appunto il funzionamento del sistema immunitario.

Previene le infezioni

La vitamina D è anche utile per la prevenzione dalle infezioni. Al sole la pelle sviluppa questa vitamina in grado di stimolare poi la pelle a produrre antibiotici naturali in grado di contrastare virus e batteri.

Previene i tumori

Nelle persone colpite da tumore al colon, alla prostata o alla mammella, sono stati riscontrati bassi livelli di vitamina D e dunque anche in questo caso, una sua carenza potrebbe aumentarne la predisposizione. Le ragioni tuttavia, in questo caso non sono ancora evidenziate da basi scientifiche

Previene e contrasta l’Alzheimer

La degenerazione delle cellule del sistema nervoso, favorisce l’insorgenza di malattie come il Parkinson e l’Alzheimer. In ogni caso, i soggetti carenti di questa vitamina nel sangue hanno sviluppato queste malattie degenerative e dunque secondo gli studiosi ci sarebbe una stretta correlazione.

Rinforza le ossa

Come è noto da sempre, la vitamina D permette in primis l’assorbimento del calcio a livello intestinale e dunque è fondamentale per prevenire e curare l’osteoporosi, specie nelle donne in menopausa e negli anziani in generale soggetti a un maggior rischio di fratture ossee.

Tonifica i muscoli

I muscoli possono lavorare al meglio solo in presenza di calcio. La vitamina D non è importante solo per la salute dell’apparato osteoarticolare ma anche per i muscoli che possono lavorare al meglio solo con un’adeguata concentrazione di vitamina D nel sangue. Ecco che è ancora più essenziale soprattutto negli anziani, scongiurare le carenze poiché muscoli forti e tonici evitano eventuali cadute.

Ma come evitarne le carenze?

Innanzi tutto, è bene sottoporsi saltuariamente ad un esame specifico al fine di valutarne la concentrazione nel sangue. In presenza di eventuali carenze, è bene non assumere di testa propria un integratore, ma affidarsi ad un medico competente. Essendo una vitamina liposolubile, non si elimina con le urine e di contro si potrebbero verificare pericolosi accumuli.

E’ importante curare l’alimentazione e non farsi mai mancare alimenti come pesce,uova ma anche germe di grano, nella giusta moderazione. Quella che invece non bisogna proprio trascurare è l’esposizione al sole: tutti i giorni, per almeno 10 – 15 minuti in estate e 20 – 30 minuti in inverno regolando comunque l’esposizione in base al proprio fototipo. Ci sono poi dei fattori che inibiscono l’assorbimento della vitamina D al sole:

– L’indice di massa corporea o Bmi (nelle persone obese la vitamina D tende ad essere “catturata” dal tessuto adiposo)

– L’età (a parità di esposizione solare il soggetto anziano produce circa il 30% in meno di vitamina D)

– L’uso di creme protettive (già un fattore di protezione 15, potrebbe ridurre del 99% la produzione di vitamina D)

– Il fototipo cutaneo

– Indumenti protettivi

– I vetri (chi trascorre le giornate dietro ad un vetro della finestra, non riuscirà comunque a sintetizzare questa vitamina poiché il vetro assorbe tutte le radiazioni UVB)

– L’inquinamento atmosferico (alcuni componenti dell’inquinamento atmosferico possono assorbire la radiazione ultravioletta)

Alla prossima!

Stefania

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