Guardate la foto. L’ha scattata una mia amica qualche ora fa, stava cercando di tornare a casa dopo il lavoro e non sono sicura ci sia riuscita. Tempi di attesa del genere fanno rabbrividire ma, purtroppo, sono quasi nella norma, qui a Roma. Si esce di casa anche con grande anticipo, ma non si può mai sapere a che ora si giungerà a destinazione e con quali contrattempi.
Questa mattina è successo anche a me. Ho perso il bus per un minuto, mi è passato davanti a pochi passi dalla fermata, e, a giudicare dalle informazioni della app ufficiale dell’Atac, il bus successivo non era nemmeno per strada, indicato in partenza dal capolinea dopo almeno 10 minuti. Ho aspettato “solo” 20 minuti prima di poterne prendere un altro. Oggi, come ieri, come l’altra settimana. E se volete oggi mi è anche andata bene, le informazioni fornite dalla app sono risultate vere. Perché ovviamente non esistono orari di passaggio alle fermate, e non tutte le fermate sono provviste di paline informative come quella nella foto. Quindi ci si affida alle app, ce ne sono diverse e spesso contrastanti. Io uso quella ufficiale, come dicevo, ma è un bel terno al lotto. Spesso vetture date “in arrivo” compaiono dopo 10 o 20 minuti, spesso vetture che aspetti da un po’ spariscono a pochi minuti dalla tua fermata, oppure passano senza che tu le veda perché non sono mai esistite. Ma in fondo che importa, non avremo mica un lavoro a cui recarci o degli impegni da rispettare, no?
Siamo a settembre, in teoria è rientrato in vigore l’orario invernale, quello a pieno regime, eppure non si sente la differenza con quello estivo, quello in cui i bus passano mediamente ogni mezz’ora, lasciando cittadini e turisti sotto il sole a smadonnare (scusate il termine tecnico). Già l’orario estivo è una farsa, tagliare corse già scarse in un mese in cui la città si riempie di turisti è a mio parere scandaloso, ma l’estate appena trascorsa è stata ancora più ridicola, visto che (secondo le ottime informazioni in tempo reale del canale RTN – Roma Trasporti News su Telegram) spesso il servizio su alcune linee veniva sospeso per “indisponibilità di vetture”.
Non sto raccontando niente di nuovo. Lo sanno tutti, lo sanno anche all’Atac, al punto che, pochi giorni fa, hanno dichiarato di dover rimodulare l’orario invernale in base alle vetture disponibili. L’ammissione dello stato di disfacimento del servizio è una magra consolazione. Qualche mese fa la gente, all’ennesimo guasto di vettura o ritardo infinito, se la prendeva con il sindaco Marino. Ora che si fa?