Molto spesso mi rendo conto che tante cose per me ovvie, per molti altri non lo sono. A volte perché ignorano il reale impatto ambientale di quell’azione o di quel materiale, altre per pigrizia. Per questo ho pensato di stilare un breve decalogo per una spesa più sostenibile, dove cercheremo di eliminare più imballaggi possibili e allo stesso tempo mangiare e prenderci cura del nostro corpo o della nostra casa in modo migliore.
Ecco quindi qualche semplice accorgimento per riuscire a risparmiare all’ambiente tonnellate di plastica, cartone e CO2.
- Ormai i sacchetti di plastica sono stati banditi dall’UE e sostituiti con quelli in Mater-Bi. Nonostante questo rappresenti un grande passo nella lotta all’inquinamento di aria, ambiente e mari, per fabbricare i nuovi sacchetti viene comunque consumata energia e prodotta tanta anidride carbonica che finisce nell’aria che respiriamo. Il consiglio migliore è dunque quello di portare da casa una borsa in tela o iuta quando ci rechiamo a fare la spesa, in modo da evitare anche i sacchetti biodegradabili. E, dato che spesso si compra qualcosa all’improvviso, portiamo sempre con noi una di quelle buste per la spesa richiudibili: ne esistono di tantissimi tipi e occupano davvero poco spazio nelle nostre borse o in macchina.
- Per quanto possibile, compriamo alimenti locali e di stagione: eviteremo le emissioni causate da lunghi trasporti e aiuteremo i produttori della nostra zona, oltre a mangiare cose sicuramente più saporite e sane. Anche in questo caso, inoltre, faremo a meno di inutili imballaggi come vaschette di polistirolo e PVC, potendole sostituire con le nostre borse di tela (al mercato ad esempio) o con sacchetti di carta. Meglio ancora se frutta e verdura saranno acquistate direttamente dai produttori attraverso i GAS: in questo modo arriveranno a casa nostra senza confezioni e dovremo solo conservarli in frigo o in dispensa con i contenitori che già abbiamo. Evitiamo quindi anche insalate e verdure già tagliate e confezionate, che alla fine non ci fanno risparmiare poi così tanto tempo!
- Se dobbiamo comprare le uova, acquistiamole sfuse o, al massimo nelle confezioni di cartone (meglio se riciclato): le confezioni di plastica (a volte addirittura accompagnate da ulteriori cartoncini) sono veramente inutili e vengono gettate via non appena arrivati a casa!
- Stesso discorso per formaggi e salumi: meglio acquistarli al banco, dove faremo a meno delle vaschette di plastica e, tra l’altro, potremo gustare prodotti appena tagliati e più freschi.
- Se siamo grandi consumatori di succhi di frutta o té freddo (in quest’ultimo caso, perché non farlo in casa?!), evitiamo le confezioni mini e prediligiamo quelle formato famiglia: inquineremo senza dubbio di meno.
- Esistono ormai quasi dappertutto i prodotti alla spina: si va dai detersivi per la casa agli shampoo, ma è facile trovare anche dispenser di cereali, pasta, legumi o farina. Quando possibile, quindi, portiamoci il contenitore da casa e compriamo solo quello che realmente ci serve, evitando sprechi e imballaggi.
- Stesso discorso vale per il latte: in molte città esistono infatti appositi distributori, con latte fresco e locale, in cui ci si può rifornire munendosi di bottiglie (meglio se di vetro).
- L’acqua in bottiglia è un altro elemento che causa un’inquinamento inimmaginabile. Purtroppo però capisco che in molte città quella del rubinetto non sia il massimo e che non tutti possano permettersi un impianto di depurazione nel rubinetto della cucina. Le soluzioni alternative però esistono, anche per contribuire in minima parte alla tutela del nostro pianeta: la prima (e più antica) è quella di andare a prendere l’acqua direttamente alla fonte, dove possibile (in molte città esistono delle autobotti in cui, in determinati giorni della settimana, ci si può rifornire portando con sé bottiglie o bidoni). La seconda è quella di utilizzare le bottiglie di vetro vuoto a rendere: ormai sono infatti diverse le aziende che offrono questo servizio, portando addirittura l’acqua a domicilio. La terza, se proprio non si può fare a meno di comprare l’acqua in bottiglia, è quella di acquistarla locale, in modo da contenere almeno l’inquinamento dovuto al suo trasporto.
- Evitiamo tutti i prodotti usa e getta, come scottex, piatti e posate di plastica, rasoi, tovagliette monouso, contenitori e, possibilmente, anche pannolini e assorbenti femminili. Questi ultimi hanno infatti ormai diverse alternative ecologiche, tra cui i pannolini lavabili e le coppette mestruali. È solo questione di abitudine!
- Tutti questi consigli, ricordatevelo, sono validi per cercare di contenere la produzione di rifiuti. Ma qualche scarto, inevitabilmente, lo produciamo. Per questo ricordiamoci il consiglio più importante: fare correttamente la raccolta differenziata!