Anche l'energia può essere a chilometro zero, impiegando in modo intelligente le risorse energetiche presenti sul territorio.
Cosa si intende per chilometro zero? Dipende dal punto di vista di chi osserva. Per un imprenditore, sicuramente la parola risparmio ben si abbina al concetto espresso, mentre per il consumatore, alla ricerca della qualità e dell’esperienza legata al servizio fruito, la parola sostenibile ben si sposa con il proposito. Abbinando i due termini ne ricaviamo un concetto preciso: risparmio sostenibile.
Per capire meglio il concetto prendiamo un esempio concreto di impresa che produce energia a chilometro zero da solare termico e dal nocciolino di oliva: Villino Odaldo, nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine in agro di Mottola, in Puglia.
Fare impresa nel rispetto dell’ambiente rispondendo alla sempre più importante richiesta dei consumatori di sostenibilità ambientale, è diventata la mission di molte attività imprenditoriali. Al Villino Odaldo, graziosa residenza estiva dei primi del ‘900, oggi bed & breakfast all’interno del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, oasi con una biodiversità di rilevante interesse naturalistico, l’energia consumata dalle utenze domestiche e dalle stanze per gli ospiti è sostenibile.
L’acqua calda, ad esempio, è prodotta da un impianto solare termico, dispositivo che consente di catturare l’energia solare, immagazzinarla e impiegarla, come in questo caso, per la fornitura di acqua; in mancanza del sole, una caldaia alimentata a nocciolino di oliva provvede a sostituire l’impianto.
Considerato biomassa, il nocciolino di oliva è una buona alternativa al pellet, ma soprattutto è abbondante e facilmente reperibile; infatti, il Villino Odaldo è parte integrante di un’azienda agricola che possiede anche un frantoio, perciò una volta estratto l’olio questo sottoprodotto della lavorazione torna a nuova vita, diventando combustibile dal costo relativamente basso e dall’alto rendimento calorico. Non solo, riduce notevolmente la produzione di cenere e di fumi, garantendo una vita più lunga alle caldaie e un impatto ambientale molto basso.
Il resto dell’energia è attinto dalla rete elettrica, ma è in programma la realizzazione di un impianto fotovoltaico per implementare l’efficientamento energetico e rendere la struttura ancora più green.
Energia a chilometro zero, dicevamo, per un risparmio sostenibile. Dal sole e dal nocciolino di oliva può nascere dunque un mix di approvvigionamento energetico utile a soddisfare sia le esigente economiche di investimento di un imprenditore, sia il desiderio dei consumatori, sempre più attenti alla qualità ambientale dell’offerta. Sono sempre più numerosi gli esempi di imprese di ogni genere (agricole, manifatturiere, ricettive, artigianali) che investono i loro capitali in energia verde, innanzitutto perché nel lungo periodo i ricavi sono più alti dei costi di realizzazione e gestione degli impianti, perché un ambiente contaminato ha un costo in termini sociali e sanitari spesso difficili da sostenere, soprattutto perché è intelligente: quelli che erano scarti diventano risorse, il sole sorgerà ogni giorno e la felicità di chi vuole tornare alla natura non ha prezzo.