Nei Paesi in via di sviluppo sono ancora molto numerose le famiglie che vivono in appartamenti (o meglio baracche) dove non arriva l’energia elettrica. Uomini, donne e bambini sono quindi costretti a stare quasi tutto il giorno fuori casa e quando si trovano all’interno dell’abitazione lo fanno a proprio rischio e pericolo, superando i non pochi disagi dovuti all’assenza di illuminazione.
Ecco allora che è nato il progetto Isang Litron Liwanag, letteralmente ‘Un litro di luce’, che alcuni di voi già conosceranno come Solar Bottle. Si tratta di una brillante idea sviluppata dagli studenti del Mit (Massachusetts Institute of Technology) per portare luce gratuita e 100% naturale a tutti coloro che, a causa della povertà, fino a poco prima vivevano al buio. Gli ingredienti necessari? Una bottiglia vuota, acqua, candeggina e tanto sole! Niente di più facile ed economico.
Il funzionamento è molto semplice: la bottiglia viene riempita d‘acqua per essere in grado di rifrangere la luce, la candeggina invece contribuisce ad evitare la formazione di muffe. Grazie a questa efficace combinazione di elementi una Solar bottle è in grado di funzionare per circa 2 anni!
Le lampadine ‘home made’ vengono installate sul tetto delle abitazioni e ben sigillate con del silicone che permette di evitare fuoriuscite. I raggi solari colpiscono le bottiglie a 360° e in questo modo è possibile produrre all’interno della casa un’illuminazione pari a quella di una lampadina da 55 watt.
Un’idea non solo semplice ma anche ecosostenibile che sta contribuendo a migliorare la qualità della vita di tante persone, la Solar Bottle è infatti già largamente distribuita nelle Filippine, un territorio dove ben 3 milioni di persone, ancora oggi, vivono senza elettricità in casa. L’obiettivo, da realizzare entro il 2012 grazie alla collaborazione al progetto della Myshelter Foundation e del Governo delle Filippine, è quello di portare la luce in 1 milione di abitazioni.
Per vedere con i vostri occhi il bellissimo effetto di una Solar bottle in azione guardate lo spot dell’iniziativa su You Tube: o direttamente su Isanglitrongliwanag@facebook.