Sidro di fuoco: rimedio efficace contro influenza e raffreddori

La ricetta del sidro di fuoco, un rimedio a base di rafano, zenzero e altre piante in grado di combattere influenze e raffreddori.

Inizia il periodo in cui è bene aver pronti in casa degli efficaci rimedi naturali per combattere le malattie da raffreddamento, in caso non riusciamo a prevenirle con una corretta alimentazione e uno stile di vita salutare. Le piante ci danno un aiuto importante per questo, sono i miei e ho sperimentato negli ultimi anni alcuni rimedi efficaci, testati anche da voi con successo, come la tisana solubile al miele limone e zenzero (dove è il miele ad estrarre e conservare i principi attivi delle piante). Il sidro di fuoco è una ricetta che sfrutta le proprietà di piante comunemente utilizzate per l’alimentazione, ognuna con un grande potere antibatterico e antivirale, che si combina con le altre grazie all’estrazione dei loro principi da parte dell’aceto di mele. Alla fine otterremo una specie di tintura non alcolica, a funzione antibiotica e antivirale, da sorseggiare in caso di infezione. Testata su me stessa messa k.o. da un tremendo raffreddore con tosse e dal mio compagno che in più aveva la febbre molto alta.

Preparatevi a sudare!

L’ingrediente più importante, che rende questo rimedio tanto potente è il rafano: già Plinio il vecchio, nei suoi trattati di erboristeria cita il rafano come pianta medicinale, ma non ancora come cibo. Nel Medioevo inizia ad essere utilizzato anche come condimento nel Nord Europa.

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Test di laboratorio hanno dimostrato la sua efficacia antibiotica e riscaldante, inoltre disinfetta e protegge il tratto digestivo dai batteri (per questo è mangiato con carne e pesce), aiuta a risolvere problemi come tosse e asma, essendo un espettorante molto efficace, che aiuta a d eliminare il muco. È quindi utile sia per sinusiti, che per raffreddori allergici. Il rafano e quindi questo rimedio è controindicato durante la gravidanza.

FASE 1. Salsa al rafano

Quella del rafano non è una radice facile da trovare. Se ne avete a disposizione preparate la “salsa al rafano” che sarà la base di questo medicamento e che potrete utilizzare anche in cucina: il rafano fresco va lavorato in pochissimo tempo e va aggiunto aceto perchè non si annerisca e conservi i suoi composti volatili, che altrimenti andranno dispersi e quindi il suo sapore, che altrimenti diventa amarognolo.

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Ingredienti:

  • Circa 500 g di rafano (come vedete dalla foto sono circa 750ml di rafano a pezzetti nel frullatore)
  • mezzo bicchiere di aceto di mele
  • mezzo bicchiere d’acqua
  • 1 cucchiaio colmo di miele
  • 1 cucchiaino di sale grosso

Pelate le radici di rafano, tagliatele a pezzetti (non toccatevi gli occhi) e mettetele nel frullatore con gli altri ingredienti. Frullate velocemente fino a raggiungere la consistenza di una purea.

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Ora attenzione: quando aprirete il coperchio del frullatore uscirà una zaffata di fumi che vi faranno lacrimare gli occhi anche da molto lontano, quindi tenete il viso ben distante. Se avete la sinusite, invece, respirate e piangete che vi fa bene. Gli occhi lacrimeranno comunque, quando metterete il composto nei vasetti, ma non sarà tremendo come trovarsi a pochi cm dall’apertura al termine dello sminuzzamento.

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Ora potete conservare questa salsa in frigorifero per circa tre settimane, surgelarla in piccoli vasetti, oppure passare alla fase 2 e produrre il sidro di fuoco:

FASE 2. Sidro di Fuoco

Ingredienti (cliccate sui link per avere più informazioni su ognuno):

  • 100 ml di salsa al rafano
  • 100 ml di Zenzero fresco tritato
  • 1 cipolla tagliata a pezzetti
  • 10 spicchi d’aglio sbucciati e schiacciati
  • 1 peperoncino fresco tagliato a pezzi o qualche peperoncino secco (dipende dalle dimensioni)
  • 1 limone bio tagliato a fette sottili
  • 3 cucchiai colmi di miele integrale
  • 1 cucchiaino di curcuma in polvere
  • 1/2 cucchiaino di pepe nero in polvere o qualche grano schiacciato
  • Un bottiglia di Aceto di mele

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Prendete un vaso di vetro capiente ben asciutto e sterilizzato, che contenga tutti gli ingredienti lasciando poco spazio libero (il vaso deve essere quasi pieno, uno da circa 1 l dovrebbe andare bene). A strati, inserire tutti i componenti della ricetta e per ultimo versare l’aceto di mele fino a riempire completamente il vaso: per farlo, battere il vaso sul tavolo in modo che il liquido penetri bene e poi aggiungerne fino a coprire completamente il composto. Il pepe nero l’ho aggiunto perché permette l’assimilazione delle proprietà della curcuma se non sopportate il pepe nero, eliminate entrambi e il rimedio funzionerà ugualmente. Prima di chiudere inserite un pezzetto di plastica o di carta oleata tra il coperchio del vaso e l’aceto, in modo che non arrugginisca. Ora potete mettere il vaso in un luogo buio e fresco per un mese. Di solito lo tengo in frigo, dato che lo faccio in estate con i peperoncini freschi e fuori fa caldo. Dato che viene bene, anche questo che ho fatto oggi, con i peperoncini secchi, lo conservo in frigo.

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Dopo un mese, filtrate, spremete bene il composto (io utilizzo uno straccio di cotone pulito, che poi butto direttamente via a causa dell’odore pungente difficile da togliere).

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Se non trovate il rafano fresco (cosa molto facile), ho trovato un sostituto che potete trovare nei negozi di prodotti bio, un prodotto tedesco, il wasabi di Arche Naturkuche. Il componente principale è il rafano e l’altro la wasabia, una pianta della stessa famiglia con proprietà simili. I prodotti sono due: il wasabi in pasta e quello in polvere. Se utilizzate il wasabi in pasta, sostituitelo ai 100 ml di salsa di rafano fatta in casa, ma ne serviranno 2 confezioni da 50 g, è più diluito.

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Se utilizzate il wasabi in polvere, io ho messo l’intera confezione da 25 g.

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Il miele e l’aceto conserveranno il vostro Sidro di fuoco per tutto l’inverno e io ne ho sempre una bottiglia in frigorifero. Potete utilizzarlo anche per condire le verdure, come un’aceto aromatico, in questo caso sarà utile per prevenire i malanni. Se vi ammalate, potete prenderne un cucchiaino ogni ora, o un cucchiaio ogni tre ore.

Un’amica americana lo da anche ai figli, dai sei anni in su: dice che il fatto di stare a casa a sorseggiare questo intruglio, invece che andare a scuola, è indice di un reale malessere, non di una semplice scusa per saltare la scuola. Stranamente, l’alito non è orripilante dopo averlo assunto, io che tollero poco la cipolla non ho avuto problemi. Aspetto le vostre esperienze…

Il rafano contiene dei principi attivi molto forti che possono provocare vomito e reazioni allergiche. Questo sidro va consumato con attenzione, provandone prima una piccola quantità. Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente informativo non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di altri operatori sanitari abilitati a norma di legge. Se ti sono state prescritte delle cure mediche ti invito a non interromperle né modificarle, perché tutti i suggerimenti che trovi qui devono essere sempre e comunque confrontati con il parere del tuo medico curante.

 

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