Stevia: dolcificante naturale fatto in casa

Chi di voi ha già avuto l’occasione di coltivare una piantina di stevia in vaso, nel proprio orto sul balcone, o in giardino? Si tratta di un’opportunità che permette di avere a disposizione a costo zero, oltre alla cifra minima spesa per l’acquisto dei semi o delle piantine (che può essere evitata grazie alla talea o allo scambio di semi con chi ne è già in possesso), un dolcificante naturale privo di calorie e che non altera la glicemia.

Ecco allora come procedere una volta entrati in possesso dei semi di stevia o di una piantina di stevia. I semi devono essere interrati in primavera (marzo-aprile) e ricoperti con uno strato di terra di circa un centimetro. Il terreno deve essere mantenuto molto umido per replicare le condizioni climatiche del Paraguay, zona originaria della stevia. Mi è stato suggerito di ricoprire i vasi con un sacchetto di plastica fino a quando spunteranno i germogli, al fine di creare le condizioni di umidità più adatte. Le piantine spunteranno dopo 10-15 giorni.

La moltiplicazione della stevia può avvenire per seme o per talea, recidendo porzioni di rami di circa 5-7 cm, sui quali dovranno essere lasciate soltanto le due foglie apicali. I rami dovranno essere semplicemente trapiantati in un vasetto riempito con della torba da mantenere umida, in modo da permettere la formazione delle radici e che una nuova piantina di stevia possa svilupparsi. Le talee devono essere eseguite in agosto

Quando raccogliere le foglie di stevia? Il periodo migliore per raccogliere le foglie di stevia è la fine dell’estate (mese di settembre), non appena la pianta accenna la fioritura. I fiori sbocceranno completamente tra ottobre e novembre. C’è chi suggerisce di recidere completamente le piante di stevia a una decina di centimetri dalla base, ma io ho ricevuto un consiglio diverso, che consiste nello spogliare le piante delle foglie senza tagliare i rami e lasciando intatti i fiori.

Dolcificante naturale alla stevia – Ricetta

In estate le foglie possono essere lasciate essiccare all’aria. Personalmente continuo a raccogliere qualche foglia al bisogno anche in autunno e in inverno, lasciandole essiccare vicino al termosifone, operazione che richiede un solo giorno. Altrimenti le utilizzo fresche. Una volta che le foglie si saranno essiccate, dovranno essere tritate finemente in un normale mixer da cucina o in un mortaio. Si otterrà una polverina verde molto sottile, che sarà il vostro “zucchero di stevia”.

Per dolcificare una tazza di tisana o di tè ne basterà la punta di un cucchiaino. Per un impasto da 400 grammi di farina, da utilizzare ad esempio per la preparazione di biscotti, occorreranno solo 4 grammi di stevia essiccata, polverizzata o sbriciolata. Le foglie di stevia essiccate, sbriciolate o polverizzate, possono essere utilizzate anche per la preparazione di altri dolci, come le torte. Bisognerà regolarsi con la quantità in base al gusto personale, ricordando che la stevia ha un potere dolcificante anche di 100 volte superiore allo zucchero.

La polvere di stevia può essere aggiunta in piccole quantità direttamente nel filtro della caffettiera per dolcificare il caffè. Le foglie essiccate e sbriciolate, ma anche le foglie fresche, possono essere lasciate in infusione insieme ad altre erbe nella preparazione delle tisane. Una volta ridotta in polvere, la stevia deve essere conservata in un semplice barattolo di vetro da mantenere chiuso.

Le foglie fresche o secche possono essere lasciate in infusione in semplice acqua o in altre bevande per dolcificarle naturalmente (ad esempio nel latte vegetale che utilizzerete per la colazione o per preparare un frullato o un budino). I semi di stevia possono essere acquistati online o presso dei vivai, dove con un po’ di fortuna troverete anche le piantine di stevia. Per il reperimento della stevia o dei suoi semi, può essere utile la consultazione dei siti web pianteinnovative.it e ifioridelbene.com.

Marta Albè

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