Provati per voi: la stevia, dolcificante naturale

Ho letto proprio su GreenMe qualche tempo fa dell’esistenza di questo miracoloso dolcificante. Tutto naturale e con zero calorie. Il dolce senza rimorsi insomma. Il sogno di noi golosi. Ho notato poi con piacere che la stevia è comparsa nel supermercato sotto casa, prima sotto-forma di pastiglie dolcificanti, poi come bustine monodose (giammai!), e alla fine come barattolone di polvere sfusa. Il prezzo, lo ammetto, mi ha bloccato dal comprarla per un po’ di tempo (più di 4 euro per un barattolo di 75 grammi), poi ho superato l’imbarazzo e l’ho presa.

Ho pensato che mi sarebbe durata moltissimo, visto che è leggerissima e quei 75 grammi fanno molto volume, e che comunque io non faccio grande uso di zucchero. Nel caffè a volte, nel latte (di soia) con i cereali per togliere quel sapore neutro alla mia colazione. E in effetti è ancora lì da mesi e mesi e non so come riuscirò a finirla. Ma sono contenta di questo acquisto?

Onestamente il sapore mi ha molto delusa. Al primo caffè di test ho messo un cucchiaino (in effetti è più leggera dello zucchero a velo), e non ho sentito assolutamente nessun cambiamento. Ne ho messo un altro, e ancora nessun cambiamento. Ne ho messo un terzo, a quel punto ho sentito uno sgradevole retrogusto simile a quello di un dolcificante chimico. Ebbene sì, se se ne mette troppa il sapore non è buono, se se ne mette troppo poca non se ne sente alcun beneficio. Mi ci sono voluti alcuni caffè per trovare il giusto equilibrio e per rassegnarmi. La stevia nel caffè (o nel latte di soia) fa lo stesso effetto del miele nel tè: non copre il sapore con una forte sensazione di dolce, ma ne alleggerisce un po’ il retrogusto amarognolo, aiutandoci ad apprezzare il sapore naturale di quello che stiamo gustando. Molto bene. Salvo che a me il caffè piace molto dolce. Me ne farò una ragione.

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