Si è concluso oggi a Milano il convegno Spazio e Nutrizione, che ha visto la partecipazione di numerosi esperti provenienti da ogni parte d’Italia. Ciò che è emerso da questo incontro non è del tutto una novità, ma piuttosto qualcosa sospettato da tempo: consumare poca frutta e verdura e troppi grassi può portare ad ammalarsi di cancro. Più del 30% dei tumori – affermano gli esperti – è causato da una dieta squilibrata, che vede un consumo di vegetali davvero ridotto al minimo.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) un consumo adeguato di frutta e verdura si aggira intorno ai 500 g giornalieri, ma si stima che il consumatore medio italiano sia ben al di sotto di questa quantità. Coldiretti afferma che “in Italia solo il 18,4% della popolazione consuma quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante.”
Ma le notizie degli ultimi tempi fanno ben sperare: l’Italia sta vivendo una sorta di rivoluzione a tavola, con un minor consumo di carne accanto ad un acquisto sempre più consistente di frutta e verdura. E questo non può che essere un bene, visto ciò che è emerso dal convegno tenutosi a Milano: i tumori sono influenzati da quello che mangiamo e lo sono soprattutto quelli del colon-retto, della mammella, del pancreas, del fegato e dell’esofago.
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Michele Carruba, direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università di Milano, spiega che “anche troppi grassi nuocciono gravemente alla salute e aumentano il rischio di tumore proprio come le sigarette. Il nostro Paese è una delle patrie della dieta mediterranea eppure abbiamo il primato europeo di sovrappeso infantile. Il 12% dei bambini italiani è addirittura obeso. Se vogliamo invertire questa tendenza dobbiamo promuovere maggiormente la cultura della giusta alimentazione tra tutta la popolazione”.
Come fare, dunque, per consumare la giusta quantità di frutta e verdura ogni giorno? Sicuramente vegetariani e vegani sono avvantaggiati in questo, ma chiunque può essere certo di raggiungere le quantità minime raccomandate affidandosi alla nota “regola delle (almeno) 5 porzioni giornaliere”, di cui 3 dovrebbero essere costituite da frutta e 2 da verdura. Per porzione si intende, generalmente, un frutto grosso intero o due piccoli e 150/200 g di verdura cotta o cruda.
E dal momento che recenti studi hanno dimostrato anche che l’insorgenza del tumore allo stomaco è correlata al consumo di carne, si potrebbe seriamente prendere in considerazione l’idea di passare ad una dieta vegetariana o, meglio ancora, vegana. Per gli animali, per la salute, per l’ambiente.