Parchi di Roma: il Pratone delle Valli

Vivo a Roma da molti anni ma, ammetto, non ne sono innamorata. La sua infinita bellezza a lungo andare passa in secondo piano, nascosta dietro il caos, i mezzi pubblici che non funzionano, il traffico, la raccolta dei rifiuti che lascia a desiderare, le buche e tante altre cose. Ma c’è una cosa su Roma ancora vince rispetto alle altre grandi città italiane (per quanto ne posso sapere io, si intende): i parchi urbani.

Villa Doria Pamphilj, villa Borghese, villa Ada, il Parco della Caffarella, degli Acquedotti… chi non li conosce? E sono solo alcuni nomi che possiamo fare. In una città così complessa e caotica sono vere e proprie zone franche in cui potersi perdere e respirare, anche in senso figurato, un’aria diversa. Ma anche i quartieri hanno i loro parchi o giardini, non meno importanti e frequentati di quelli storici.

Dove vivo io c’è il Pratone delle Valli, a cui sono particolarmente affezionata. Non soltanto perché è vicino a casa, ma perché ha una storia bella alle spalle.

A vederlo sembra strano, ci sono delle enormi “buche” e dei sentieri rialzati rispetto a queste buche, e come tanti all’inizio non capivo l’origine di questa strana conformazione. Poi mi è stato raccontato che in quella zona erano pronti a costruire altri palazzi, in una zona già densamente abitata, e quelle buche altro non erano che gli scavi per le fondamenta di quei palazzi. Insomma, quest’area verde poco distante dal fiume Aniene era destinata a essere coperta di cemento.

Prima ancora era stato usato per anni, forse decenni, come discarica abusiva. Ora invece vi si trovano giochi per bambini, una mini-pista di atletica, attrezzi per fare ginnastica, aree recintate per i cani, un centro anziani, uno spiazzo per giocare a pallone, panchine e prati per rilassarsi.

Quando il tempo è bello il parco è strapieno di gente, quando è brutto è comunque frequentato. A completare il quadro, l’accesso al vicino mercatino storico dell’usato, con tanto di bar e angolo per il noleggio delle bici a cura del locale circolo di Legambiente.

Quello che doveva essere l’ennesimo lotto di palazzi e cemento, in poco tempo (è stato aperto 10 anni fa) è diventato un centro importante per un quartiere. Non sono soltanto i grandi parchi storici a confermare il (mio personale) primato della “Roma dei parchi” rispetto alle altre città, sono anche piccole o medie realtà come questa.

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