In sempre più Paesi di sta diffondendo la moda di prendere cani a noleggio,pratica che può avere risvolti negativi sul benessere dell'animale
Può essere considerata una moda? Sta di fatto che l’idea, sorta ad una ragazza di San Francisco, si sta diffondendo anche in altri paesi, Europa compresa.
Una donna, Marlena Cervantes, ha fondato la FlexPets, una sorta di agenzia che mette a disposizione cani per chi volesse noleggiarli ad ore. Come si giustifica davanti alle numerose critiche che le vengono rivolte? I cani sono presi in canile, e quindi, invece di soffrire di solitudine, hanno la possibilità di trascorrere del tempo accuditi ed in compagnia; dall’altro lato, gli “affittuari”, persone a cui magari piacerebbe avere un cane ma che per problemi di tempo, di spazio o di soldi non possono permettersi di adottarne uno, possono però noleggiarlo limitatamente per qualche ora/giorno; inoltre quante persone decidono di adottare un cane non essendo però pienamente consapevoli di cosa vuol dire effettivamente, di quanta responsabilità comunque richiede, con il rischio che poi questi animali vengano abbandonati? Noleggiando un cane si ha la possibilità di mettersi alla prova, ma senza alcun impegno definitivo.
Visto dall’occhio umano questo discorso potrebbe non fare una piega, ma siamo sicuri che sia così positivo per quei cani che vengono presi “in prestito” ogni tot di tempo? Ci sono molti punti che fanno pensare che dietro a questa iniziativa ci sia solo puro egoismo e interesse economico: prima di tutto si tratterebbe solo di cani di razza (quindi una scelta ben selezionata, come se tutti gli altri animali del canile non avessero diritto di un po’ di affetto o non fossero all’altezza di donarne), e questo già presuppone che alla base della scelta di affittare un cane ci sia solo il desiderio di voler sfoggiare (si sa che alcune razze canine possono rappresentare un vero e proprio status symbol; vuoi mettere inoltre andare al parco da soli o accompagnati da un cane, ancor più se cucciolo, capace di attirare l’attenzione degli altri passanti?); naturalmente c’è la possibilità di scegliere attentamente il cane che si preferirebbe avere in base ai propri gusti ed esigenze: razza, colore, sesso, età, persino il carattere! Un po’ come se si entrasse in un negozio di vestiti o elettrodomestici. O ci si affidasse ad una agenzia matrimoniale per trovare l’uomo/la donna della propria vita. Inoltre sono tutti cani vaccinati, microchippati, addestrati, assicurati, e nel costo di noleggio sono persino inclusi cibo, osso, cuccia…basta iscriversi, pagare il corrispettivo per il lasso di tempo concordato e voilà! Ecco il cane dei vostri sogni a casa vostra, ma senza obblighi a lungo termine.
Forse chi è favorevole a tale pratica non tiene in considerazione il benessere dell’animale: è vero che la vita fuori da una gabbia di un canile è senz’altro meglio, ma siamo sicuri che questo passaggio da una casa all’altra, il doversi rapportarsi con persone continuamente diverse e con abitudini diverse non possa essere invece una fonte di stress per il cane? Inoltre, chi dovesse noleggiare un cane solo per soddisfare un proprio momentaneo capriccio, forse non si curerebbe nemmeno di ciò che è meglio per l’animale, probabilmente tenderebbe a viziarlo con abitudini malsane (ad esempio somministrandogli cibo poco idoneo, ma magari più saporito e gustoso); ci sarebbe meno interesse ad informarsi prima su quali possono essere le caratteristiche fisiche e fisiologiche, ma anche comportamentali di un cane. Il tutto inoltre potrebbe essere destabilizzante per l’equilibrio psichico dell’animale stesso: come potrebbe discernere quello che è giusto da quello che è invece sbagliato se un proprietario-temporaneo gli permettesse di salire sul letto o gli allungasse bocconcini dal tavolo e quello dopo invece glielo vietasse, rimproverandolo anche?
Anche i cani, come noi esseri umani, hanno bisogno di punti di riferimento stabili, di abitudini stabili, di rapporti stabili.
Qualcuno vede dietro questa iniziativa un altro punto a favore: sembra che possano aumentare le adozioni definitive, nel senso che c’è una buona probabilità che chi ha optato inizialmente per prendere un cane a noleggio, alla fine potrebbe decidere di adottarne uno definitivamente; potrebbe quindi essere una strada valida per aumentare le adozioni? Forse, ma sicuramente sono i presupposti ad essere sbagliati: quando si decide di adottare un bambino non si fa prima una prova temporanea con la possibilità di restituirlo. Inoltre non credo che tutte le realtà di questo tipo abbiano il solo fine di trovare casa ai tanti cani abbandonati: sono stati aperti infatti anche dei veri e propri negozi dove prendere un cane in affitto, alcuni invece hanno dato vita a delle start-up che fungono come dei siti per incontri, dove i proprietari mettono a disposizione i propri animali a coloro che per diversi motivi non possono accudirne uno proprio a lungo termine.
Il rischio è che tutto si riduca ad una mercificazione. Chi desidera approcciarsi ad un cane, capire quali possono essere i suoi bisogni, dedicargli un po’ del proprio tempo e regalargli un po’ di affetto, perché non prende invece in considerazione la possibilità di fare un po’ di volontariato in un canile? Secondo me sarebbe molto più produttivo per entrambi e forse, grazie alla possibilità di scorgere anche di quanto amore un cane in gabbia può avere bisogno, allora sì prendere in considerazione la possibilità di adottarne uno, ma con maggiore consapevolezza.
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