Noc, il beluga che “parlava” come un uomo (video)

Il beluga che “parlava” come un uomo. Si chiamava Noc e ha vissuto per 30 anni al National Marine Mammal Foundation di San Diego, in California. Il grande cetaceo, catturato in natura nel 1977 quando era solo un cucciolo, aveva imparato a gorgheggiare con una voce simile a quella dell’uomo, tanto da ingannare persino un subacqueo immerso nella sua vasca, che finì per credere che qualcuno gli stesse chiedendo di uscire dall’acqua.

I gestori della Fondazione, nel 1984, avevano sentito borbottare dalla vasca delle balene e dei delfini due persone, come se stessero chiacchierando da lontano. Ma non c’era nessuno e non ci fecero caso fin quando il giorno dopo il sub è emerso dall’acqua chiedendo: “Chi mi ha detto di uscire?“. Solo allora ci si è accorti delle straordinarie abilità di Noc, il beluga, o balena bianca, appartenente alla famiglia dei Monodontidi, che aveva imparato a imitare le voci degli uomini, proprio come fanno alcuni uccelli, come i pappagalli.

Era stato proprio lui a intimare al sub di uscire, ripetendo un suono simile alla parola inglese out – fuori. Per diversi anni hanno registrato i suoi suoni, rivelando come quelli di tipo “umano” erano inferiori di un’ottava rispetto al tipico suono emesso dall’animale. La ricerca è stata pubblicata online ieri sulla rivista Current Biology. Addestrando NOC a tollerare un piccolo apparecchio inserito nel suo canale nasale, il team di esperti scoprì che il beluga riusciva nella sua missione riempiendo le sacche aeree a una pressione maggiore rispetto a quella usata per le normali vocalizzazioni. NOC si gonfiava visibilmente quando “parlava”, perché “per un cetaceo sembra che la voce umana sia molto difficile da imitare“, spiega in una nota Sam Ridgway, autore della ricerca.

Abbiamo interpretato la vocalizzazioni balena è un tentativo di imitare gli esseri umani“, dicono i biologi, che raccontano anche come di solito questa capacità viene insegnata, mentre è raro che gli animali imitino spontaneamente i modelli del linguaggio umano. Non sappiamo ancora perché un mammifero marino decida di imitare l’uomo, benché la capacità di riprodurre la voce umana sia una conseguenza della più ampia tendenza a imitarsi fra di loro.

I delfini, ad esempio, imitano il richiamo identificativo l’uno dell’altro, mentre le megattere imparano i canti delle loro simili. È del tutto improbabile, però, che Noc non capisse il senso dei suoni che emetteva. Il beluga comunque, una volta raggiunta la maturità sessuale, perse questa capacità. Forse aveva perso l’interesse per le voci degli uomini. Tornò a cantare come una balena, emettendo i classici suoni acuti. Noc è morto cinque anni fa, nel 2007. Un individuo straordinario, che parlava come un uomo probabilmente solo perché vissuto in cattività all’interno di un acquario…

 

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