L’uva è considerata una grande alleata della salute già dai tempi dei greci e dei romani, tanto che le antiche popolazioni praticavano una vera e propria terapia che prevedeva, per alcuni giorni, il consumo esclusivo (o quasi) di questo frutto. Allora si chiamava ampeloterapia (dal greco ampelos = uva) e ancora oggi si utilizza questo nome per definire quella che è più comunemente conosciuta come dieta dell’uva.
Questo frutto autunnale è davvero prezioso, contiene infatti tantissime sostanze utili e benefiche per il nostro organismo: grandi quantità d’acqua, vitamine A, B, C e PP, calcio, magnesio, potassio, ferro, sodio, acido fosforico, malico, citrico e tartarico, antiossidanti come flavonoidi e polifenoli tra cui il resveratrolo, utile a fluidificare il sangue e a diminuire il colesterolo.
La cura dell’uva altro non è che una dieta a base di succo d’uva o di acini (di cui si deve mangiare tutto, buccia e semi compresi) da seguire per 2-3 giorni. C’è però la possibilità di prolungarla (sotto stretto controllo medico) per un massimo di 3 settimane in modo da ottenere un effetto più profondo. Ogni giorno si devono consumare da 500 grammi fino a 2 kg di uva in modo da innescare un’azione disintossicante che però non risulta essere debilitante per l’organismo grazie proprio alla presenza di tutte quelle sostanze di cui sono ricchi i grappoli.
La dieta dell’uva è particolarmente indicata per chi vuole eliminare un po’ di tossine e riacquistare energia. In virtù del grande potere diuretico e remineralizzante di questa antica terapia naturale è possibile:
- disintossicare l’intestino e altri organi
- attivare le funzioni epatiche
- facilitare la digestione e l’evacuazione
- alleviare o far scomparire i disturbi emorroidali
- rafforzare il sistema immunitario
- migliorare i problemi di psoriasi e tutti gli stati infiammatori
- far risplendere pelle e capelli
- buttar giù qualche chilo di troppo e combattere ritenzione idrica e cellulite
Consigli per una riuscita migliore di questa terapia:
- Prepararsi già qualche giorno prima aumentando di molto il consumo di frutta e verdura (meglio se cruda) e seguire una dieta il più possibile leggera e naturale anche nei giorni successivi.
- Acquistare uva biologica
- Bere tanta acqua povera di sodio per favorire ancora di più i processi depurativi
Quando è sconsigliata la cura dell’uva:
- Quando si è diabetici o si ha la glicemia alta dato che l’uva è molto ricca di glucosio e fruttosio
- Durante il periodo mestruale
- In caso di ulcere o problemi ai reni
- Se siete ipertesi
Chi invece ha l’intestino irritato e vuole provare una breve disintossicazione con l’uva, deve evitare di ingerire buccia e vinaccioli che possono ulteriormente aggravare la situazione, optando piuttosto per il succo. Insomma avrete capito che si può provare la dieta dell’uva per un massimo di 3 giorni anche in autonomia ma SOLO se godete di ottima salute, in caso di dubbi o se volete fare una disintossicazione più profonda consultate il vostro medico di fiducia.