Quattro consigli yogici di purificazione mattutina

Quattro sane abitudini di purificazione del corpo

Vivere meglio con un piccolo aiuto mattutino… ecco alcune sane abitudini per la purificazione del corpo.

Si tratta di piccole accortezze che non tolgono più di cinque minuti, ma che ci fanno guadagnare molto in salute e bellezza per il nostro corpo:

  1. Pulire la lingua: ogni mattina appena svegli puliamo la lingua, eliminando la patina che si forma sulla nostra lingua. Non sono altro che batteri e tossine che si depositano durante la notte. Per pulire la lingua si può usare uno specifico nettalingua: un archetto che si può strisciare sulla lingua per tirar via le impurità, ma se vogliamo risparmiare possiamo usare anche un semplice cucchiaino. Passiamolo dalla base verso la punta e anche lateralmente. La stessa operazione può essere fatta anche la sera prima di andare a letto, dopo aver lavato i denti.
  2. Massaggiare i denti e le gengive: questa operazione può essere fatta non solo la mattina, ma anche la sera. Si tratta di un vero e proprio massaggio su alcune parti della nostra bocca a cui non avremmo mai pensato. Intingiamo le dita bagnate nel sale grosso e strofiniamo delicatamente i polpastrelli sui denti e sulle gengive. Il sale rimasto appiccicato alle dita massaggerà i denti e le gengive e contribuirà anche a un’azione disinfettante. Poi risciacquiamo la bocca.
  3. Lavaggi nasali: sono molto utili non solo per la respirazione in sé ma anche per pulire le tossine che si accumulano nel ajna chackra. Possiamo utilizzare un apposito strumento che si chiama lota e ha la forma di una teiera. Sciogliamo un cucchiaino di sale fino in un po’ di acqua tiepida poi, respirando con la bocca, versiamo attraverso il beccuccio della lota, l’acqua in una narice e questa uscirà dall’altra. Poi facciamo lo stesso con l’altra narice. I lavaggi nasali sono davvero un toccasana nel periodo invernale per prevenire raffreddori e soprattutto fondamentali nella pratica del pranayama.
  4. Massaggio oculare: raccogliamo un po’ d’acqua con le mani a conchetta e versiamole sugli occhi cercando di tenerli aperti. Capita raramente che i nostri occhi siano bagnati dall’acqua ma, invece, questo è molto utile per pulirli e massaggiarli. Spesso l’unico modo che i nostri occhi hanno per rigenerarsi è proprio con le lacrime, ma questa tecnica ci eviterà di piangere J

A questi semplici consigli di purificazione , che rientrano nel kriya yoga, se ne aggiunge un quinto che più che un consiglio è una buona abitudine da avere: mentre mangiamo, ricordiamoci di masticare a lungo e lentamente, questo permetterà sì di digerire meglio, ma soprattutto ci farà essere consapevoli di ciò che facciamo e ci aiuterà ad assorbire consapevolmente il prana dal cibo.

Impariamo a essere sempre presenti a quello che facciamo.

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