La malva. Come utilizzarla per i più comuni disturbi: stipsi, colite, bruciori di stomaco, tosse e laringite
Forse conoscerete la malva per via dei suoi bellissimi fiori violetti, in grado di colorare e rallegrare qualsiasi parco, giardino o balcone. Meno note al grande pubblico sono invece le proprietà di questa pianta che vedono proprio in quei fiori dal colore così accattivante, la parte più ricca di proprietà.
Grazie alla presenza delle mucillagini e di altri principi attivi, la malva è dotata di proprietà antinfiammatorie e anti-stipsi, aiuta in caso di colite, tosse e laringite. Tra le altre cose si tratta anche di una delle pochissime piante che si può utilizzare in gravidanza.
Ma vediamo come usarla a seconda dei casi:
1. INFIAMMAZIONE DELLE PRIME VIE AEREE (laringite, faringite o tosse)
Si può preparare una tisana di malva (si trova facilmente in erboristeria) da bere al bisogno lasciando in infusione per circa 10-15 minuti 1 cucchiaino di fiori e foglie per ogni tazza d’acqua bollente utilizzata. La malva infatti, oltre a sfiammare, ha doti espettoranti, ovvero aiuta a fluidificare il catarro e dunque a liberarsene meglio. In alternativa in erboristeria si possono trovare estratti secchi e capsule a base di questa pianta da utilizzare seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
2. STIPSI, COLITE O BRUCIORE DI STOMACO
Anche in caso di stipsi o problemi di colite o gastrite la tisana di malva può venire in aiuto grazie al suo potere antinfiammatorio. La presenza di mucillaggini rende questa pianta un leggero e dolce lassativo e bevuta la sera prima di andare a dormire consente di andare in bagno l’indomani con più semplicità. In caso di colite o gastrite è possibile anche prendere gli integratori a base di malva.
3. AFTE; GENGITIVI o CONGIUTIVITI
La malva è ottima anche per uso topico per ridurre le infiammazioni locali. In questo caso si può preparare un decotto al 5% (ovvero composto da 5 grammi di malva per ogni 100 ml di acqua) lasciarlo raffreddare e poi utilizzarlo ad esempio per fare gargarismi più volte al giorno in caso di infiammazioni della cavità orale. Dato il potere lenitivo di questa pianta, la malva è ideale anche per fare impacchi su occhi stanchi o colpiti da congiuntivite.
4. INFIAMMAZIONI VAGINALI o CISTITE
Un infuso di malva a temperatura ambiente può essere impiegato anche in caso di infiammazioni vaginali per farsi delle lavande intime. Basta avere l’apposito strumento che si può acquistare in tutte le farmacie. Per problemi alla sfera genitale femminile leggi anche: Consigli per il benessere naturale delle parti intime femminili. Spesso la malva si utilizza anche con successo in caso di cistite lieve.
5. IRRITAZIONI DELLA PELLE Per uso topico la malva può essere utilizzata anche per lenire eventuali irritazioni della pelle come scottature, arrossamenti, brufoli e piaghe. Basta tamponare la zona interessata dal problema (anche più volte al giorno) con un batuffolo di cotone imbevuto di infuso di malva.
Infine sapevate che la malva si può anche mangiare aggiungendola a minestre o insalate? Inoltre è possibile godersi un bel bagno rilassante unendo alla normale acqua calda una tisana di malva preparata con 200 grammi di foglie e fiori lasciati in infusione per 15 minuti in 3 litri d’acqua bollente.
Alla prossima
Francesca
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