Tra le molteplici preoccupazioni di una futura mamma ci sono di certo la cura e l’igiene del neonato. Affrontando di recente questo tema con delle ostetriche e puericultrici, mi è stato caldamente consigliato di diffidare di alcuni prodotti altamente reclamizzati disponibili in commercio e, in ogni caso, di verificarne sempre l’INCI, per non incorrere in sorprese sgradevoli ed evitare di sottoporre la pelle delicatissima del bambino ad una sorta di prematuro “bombardamento chimico”.
Su loro indicazione, poi, ho scoperto che esistono efficaci soluzioni naturali alternative ai preparati “mainstream”: in particolare, a proposito di pulizia intima del bebè, oltre a lavaggi con semplice acqua tiepida, mi sono stati consigliati prodotti quali l’olio di oliva e l’olio di calendula. Se dell’olio di oliva conosco più o meno proprietà e benefici, la calendula è per me una novità assoluta, per cui ho pensato bene di navigare un po’ su internet per scoprire qualcosina di più.
La Calendula officinalis è una pianta originaria del Nord Africa dai fiori di un tipico colore giallo-arancio, che vengono fatti essiccare e poi utilizzati in creme, oli, impacchi, tinture ed infusi. Grazie alle sue proprietà lenitive, antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti, la calendula trova applicazione nella cura della pelle, per combatterne le impurità e renderla più tonica e fresca oppure per rimediare a ferite, arrossamenti, infiammazioni e scottature. Della tintura madre di calendula diluita con acqua, ad esempio, può essere utile alle neo mamme per combattere, durante l’allattamento, eventuali fastidiosissime ragadi. L’infuso di calendula può invece essere utilizzato per alleviare alcuni disturbi a carico dell’apparato digerente, attenuare i dolori mestruali e regolarizzare il ciclo.
Per quanto riguarda, nello specifico, la cura del neonato, la calendula, sotto forma di pomata o di impacchi di tintura madre diluita con acqua, può essere utilizzata per curare le dermatiti da pannolino, mentre l’olio di calendula è indicato per massaggiare la pelle del neonato e per ammorbidire eventuali crosticine lattee. La tintura madre può svolgere una parte importante anche nella medicazione dell’ombelico, nei primissimi giorni di vita del bimbo.
Le controindicazioni all’uso della calendula sono legate alla presenza di possibili allergie oppure alla persistenza di determinate condizioni (gravidanza, allattamento o patologie) che possono renderne sconsigliabile l’utilizzo (ad esempio, se si è in gravidanza, e in particolare nei primi mesi, è buona norma chiedere sempre il parere del proprio medico prima di ricorrere ad infusi e tisane). In linea di principio, meglio fare riferimento a qualcuno con maggiore esperienza di noi piuttosto che fidarsi del “sentito dire” o del “fai da te”.
L’immagine è tratta dall’atlante ottocentesco delle erbe medicinali Koehler’s Medizinal-Pflanzen, via Wikipedia.