La dieta senza muco fa bene ed è un'ottima strategia per superare l'ansia, basta seguirla con buon senso: leggi l'articolo per saperne di più!
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La dieta senza muco è parte di un sistema di guarigione alternativo inventato da Arnold Ehret, un appassionato di medicina e salute che visse a cavallo tra il 1800 e il 1900. Non era un medico, ma una persona a cui era stata diagnosticata una malattia al tempo considerata inguaribile e questo lo spinse a studiare e provare su di sé alcune tecniche di auto-guarigione. Il suo metodo è stato di recente riscoperto e può rivelarsi un’ottima strategia per vincere l’ansia.
Cos’è la dieta senza muco?
Il metodo sviluppato da Ehret è un sistema di guarigione che viene inteso come un processo naturale di auto-riparazione del corpo, un concetto molto affine a quello di naturopatia, che prevede un ritorno spontaneo all’omeostasi, ovvero all’equilibrio dell’organismo, grazie a uno stile di vita sano e a rimedi naturali.
La dieta senza muco è un regime alimentare che mira allo sviluppo massimo del potenziale rigenerativo dell’organismo e delle sue naturali capacità detossificanti e depurative, per ottenere un transito momentaneo di tossine, inquinanti e organismi nocivi ed evitare che ristagnino negli organi, come l’intestino, dove interferiscono con la flora batterica e possono scatenare vere e proprie patologie.
Il muco di cui parlava Ehret non era riferito alle secrezioni nasali o a quello che comunemente identifichiamo con questo nome, come le espettorazioni prodotte in caso di raffreddore o influenza. Il muco da espellere e da prevenire era qualsiasi produzione vischiosa, come il catarro e il colesterolo e ogni biofilm nocivo che si deposita sulle mucose del corpo. Ad esempio in caso di malnutrizione, malattia o consumo di alcuni cibi particolari, si può formare una patina di muco sulle pareti intestinali, impedendo il corretto assorbimento dei nutrienti.
Uno dei modi più facili per capire se nel nostro organismo è presente del muco, è osservare se sulla lingua ci sia una patina biancastra o di un altro colore che copre il naturale color rosaceo delle mucose. La lingua, come l’intestino, è popolata da una flora batterica benefica che svolge un importante ruolo nel nostro organismo: regola la digestione, costituisce il nostro sistema immunitario e ci protegge dagli attacchi degli agenti esterni. Se l’equilibrio di questi batteri buoni, come i probiotici, viene alterato, possiamo essere attaccati da microrganismi nocivi e contrarre malattie. Leggi questo articolo per scoprire i benefici dei probiotici contro l’ansia!
Cosa mangiare nella dieta senza muco?
La dieta senza muco prevede l’eliminazione di tutti i cibi che contengono molti amidi, come i cereali, le patate e alcuni legumi, le proteine animali come carne, pesce, uova e latticini e consiglia il consumo di molta frutta e verdura crude. In sostanza si tratta di una dieta simile a quella fruttariana o crudista, ma vengono segnalati in particolare alcuni cibi in grado di rimuovere il muco presente, come gli agrumi e i fichi.
Secondo Ehret sono assolutamente da evitare i cibi confezionati e industriali, che non sarebbero adatti all’alimentazione umana. Questa, infatti, non sarebbe soltanto una fonte di sostentamento, ma anche il modo principale di mantenere la salute e le capacità omeostatiche dell’organismo.
Cos’è l’Ehretismo
Una componente altrettanto importante del sistema di guarigione ideato da Ehret sarebbe anche il digiuno, da alternare a lavaggi intestinali per la depurazione dell’organismo. Non solo, parte essenziale dell’idea dell’Ehretismo è quella di rimanere in contatto continuo con la natura, attraverso “bagni di aria e sole”.
Le critiche alla dieta senza muco e a Ehret
La prima critica che viene mossa alla teoria di Ehret e al suo stesso inventore è che non ci sono basi scientifiche che dimostrano la tossicità o patogenicità di quello che lui chiama “muco” e che lui stesso non era un medico. Dilagano così le critiche che lo canzonano definendolo un maestro di disegno (per un breve periodo è stato professore) e accostando il suo sistema di guarigione a teorie strampalate del misticismo.
Ma fermiamoci un attimo a pensare: quello che propone Ehret in sostanza è:
- eliminare il consumo di prodotti confezionati e cibi industriali
- fare una vita attiva e stare a contatto con la natura
- eliminare le proteine animali e i farinacei
- alimentarsi di frutta e verdura crude
tutto ciò perché il muco, ovvero una patina vischiosa, potrebbe essere la causa di molte malattie al tempo sconosciute.
Hai letto bene: “al tempo”. Parliamo infatti della fine del 1800 e dei primi anni del 1900. Tempi in cui la medicina ufficiale, che oggi lo irride, esitava ad applicare ad esempio le scoperte di Pasteur e non sterilizzava gli strumenti chirurgici, offrendo ai pazienti tassi di mortalità in certi casi di oltre il 60%.
Escludendo il consumo esclusivo di frutta e verdura crude e la pratica del digiuno, temi ancora oggi molto caldi nelle scienze dell’alimentazione, tutte le altre indicazioni fornite da Ehret sono supportate dalla scienza medica e da istituzioni come l’OMS:
- una divisione della OMS, la Pan American Health Organization sulla base di evidenze scientifiche ha proposto uno standard per proteggere i bambini dai prodotti industriali ultra-trasformati
- L’OMS ha presentato una Strategia per l’attività fisica OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità 2016–2025 in cui “raccomanda agli adulti, anziani compresi, di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico a intensità moderata. Le raccomandazioni attuali insistono sui benefici per la salute di un’attività a intensità moderata e sul fatto che i livelli consigliati possono essere accumulati esercitandosi per intervalli relativamente brevi di tempo. Bambini e giovani dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, da moderata a intensa”. (fonte OMS)
- Lo studio EPIC-Oxford ha segnalato la cancerogenicità della carne e come una dieta vegetariana protegga da molte malattie, incluso il cancro. Questo ha fornito le basi per l’allerta sulle carni rosse lanciata dall’OMS nel 2015.
Per quanto riguarda il muco poi, inquadrando le teorie di Ehret in un contesto scientifico che non contemplava ancora molte scoperte e progressi medici di cui ora beneficiamo, si può sostenere che il muco possa essere più che altro quello che oggi viene chiamato biofilm.
Cos’è il biofilm e perché fa male
Il biofilm è un insieme di microrganismi che possono aderire alle pareti dei tessuti di un organismo, come quello umano e apportare benefici o causare patologie. La placca dentale, lo streptococco nella faringite, la candida sono esempi di biofilm che coprono le mucose o i tessuti sani, provocando danni alla salute.
Il muco provoca l’ansia, o meglio: il biofilm provoca l’ansia
Le teorie bizzarre di Ehret non sembrano essere poi così assurde se si confronta il numero di studi scientifici che provano il ruolo dei biofilm nello sviluppo di molte malattie. L’ansia è una di queste: secondo una ricerca gengiviti e peridontiti possono provocare ansia e depressione.
Un altro studio segnala come le intossicazioni da inquinanti, le esposizioni a tossine, allergeni e microrganismi come quelli presenti in alcuni biofilm, possono indebolire le difese immunitarie e ridurre le capacità di auto guarigione del corpo
I probiotici, che si formano grazie ad una corretta alimentazione o al ricorso ad integratori, sono in grado di ristabilire l’equilibrio della flora batterica e migliorare i sintomi delle persone che soffrono di ansia e depressione
La dieta senza muco per superare l’ansia
Concludendo quindi la dieta senza muco può fare bene e può aiutare a combattere e superare l’ansia. Certo, ci vuole una buona ricetta che comprende una gran dose di buon senso, qualche chilo di sana informazione e il digiuno da pregiudizi e rigidità di pensiero.
Il muco, come lo intendeva Ehret, forse non esiste e non serve seguire il suo metodo alla lettera per guarire e conquistare la salute. Ma non è necessario né può essere abbastanza fermarsi alle impressioni e ad uno schieramento acritico tra scienza e quella che viene definita in maniera spregiativa pseudoscienza. Il male e la stupidità si trovano in entrambe.
Wikipedia riporta a questo proposito un’affermazione quantomeno discutibile a proposito della dieta senza muco:
“la sua pericolosità sarebbe simile a quella di molte altre medicine alternative; ossia, spingere il praticante ad abbandonare forme di cura scientifiche, per privilegiare forme di cura alternative prive invece di valenza scientifica.”
A questo proposito sarebbe interessante confrontare i dati dei danni provocati dalle medicine alternative e quelli provocati dalla medicina tradizionale e dall’industria farmaceutica. Bisognerebbe farlo in termini economici, quelli più cari per chi teme di perdere il monopolio del sistema di cure.
Finché la naturopatia, che promuove uno stile di vita attivo, un contatto con la natura e un’alimentazione salutare, viene considerata una forma di cura alternativa “pericolosa”, dobbiamo aspettarci dati come quelli riportati da uno studio nel 2013: 46,471 persone sono morte in un anno negli Stati Uniti a causa dei farmaci.
127 al giorno.
A te la sentenza…