La nostra casa può favorire l'abbondanza e la ricchezza nella nostra vita: i consigli del Feng Shui.
La nostra casa, quella in cui normalmente abitiamo, indipendentemente dalle ragioni e condizioni che ci hanno portato a sceglierla e a sentirla “nostra” ci rispecchia totalmente. È un doppio legame, quello che ci unisce: da un lato l’abbiamo “individuata” perchè, al di là delle ragioni coscienti che ci diciamo, essa rispecchia simbolicamente il nostro inconscio, la nostra storia che ci muove al di là della nostra consapevolezza. Dall’altro, la struttura della casa e le informazioni che implicitamente e costantemente ci trasmette rafforzano le nostre “tendenze”, le consolidano.
Così la casa in cui viviamo stabilmente potrà agevolarci di più o di meno nelle nostre scelte di vita; allo stesso modo la dislocazione e la disposizione di un ufficio o di un negozio potranno avere un peso impattante anche sull’andamento dell’attività. Sì, lo dice il Feng Shui – l’antichissima disciplina cinese che tratta degli effetti degli stimoli, non verbali, che l’ambiente invia al nostro organismo e alla nostra psiche.
Così, quando si parla di abbondanza, se vogliamo favorirla nella nostra vita, il Feng Shui suggerisce che l’area della nostra casa da tenere in considerazione, che riflette e può amplificare o inibire la prosperità frutto di lavoro/attività, è il Sud-Est. Se quella parte della nostra casa è poco illuminata oppure piena di oggetti (se in disordine è ancora peggio) o poco utilizzata, sarà una zona energeticamente “spenta”; perchè la sua energia di crescita, movimento e prosperità si possa esprimere, il Sud-Est deve essere “attivato”. Se questo termine vi rimanda alla mente pratiche magiche, tranquillizzatevi: il vero Feng Shui non ha nulla di tutto questo. Si parla però, naturlmente, di energia, di Qi: bisogna rendere il Qi presente un “buon Qi” (o Shen Qi), quindi non stagnante ma neanche troppo veloce. Armonico. Come?
Consigli da mettere subito in pratica
Naturalmente alcuni consigli possono essere dati ma l’armonia è anche qualcosa che va percepito. Di sicuro però portare una buona illuminazione nella stanza, nell’area è fondamentale. Lo stesso discorso vale per l’aria: l’aria chiusa o maleodorante non va nell’ottica giusta. L’ordine e la pulizia sono fondamentali. Ma non bastano.
Anche le immagini, i colori che dominano o spiccano hanno la loro importanza. Un quadro come L’urlo di Munch, ad esempio, non porta buone informazioni in nessuna parte della nostra casa ma a maggior ragione non andrà posizionato in una stanza a Sud-Est: perchè veicola un messaggio devastante sia sul piano razionale che soprattutto su quello inconscio, in direzione assolutamente opposta all’abbondanza.
Quindi come dovrà essere il nostro Sud-Est? Luminoso, ordinato, pulito, arieggiato, magari con qualche tocco evidente di verde. Si possono tenere delle belle piante, dei fiori (ricordandosi di tenere sempre le piante bene, togliendo subito quelle morte e curando altrove quelle malate; lo stesso per i fiori) e/o inserire delle immagini di abbondanza, dislocandole in una posizione visibile: ad esempio una cornucopia oppure una cesta di melograni.
C’è un momento giusto per “attivare” il nostro Sud-Est? Tra gli strumenti del Feng Shui c’è il Ba-Zi, l’astrologia cinese che consente di individuare – a partire dalla combinazione di energie personali presenti alla nascita – delle date energeticamente propizie, in cui l’informazione del giorno va nella stessa direzione dell’informazione di abbondanza che si vuole attivare. Per questo è necessario un consulente Feng Shui, che può anche definire meglio gli interventi da fare in casa per attivare l’abbondanza in tutti i suoi aspetti.
In alternativa ci si può agganciare alla nostra cultura tradizionale e far riferimento ai cicli della luna: in questo caso gli eventuali interventi di pulizia, sgombero vanno fatti in luna calante; mentre i lavori per ripristinare un nuovo ordine e le “attivazioni” sono da fare in luna crescente.