Cari amici di “C’era una volta…” oggi vi propongo un’intervista singolare e molto, molto simpatica.
“L’INTERVISTA TRATTA DA “LA GAZZETTA DELLE FAVOLE”: PINOCCHIO VUOL TORNARE BURATTINO.
Sarà stata la nostalgia o di preciso non si sa, ma Pinocchio, che a quanto pare avesse un grande cuor di legno, vuol tornare ad essere un burattino.
Io sono andata ad intervistarlo, non comprendendo il perché della sua scelta.
Sono Alice Oz, una giornalista assai attenta a tutto ciò che accade. Scrivo per la Gazzetta delle Favole.
Prima di tornare in quel mondo che a noi tutti piace son riuscita ad intervistarlo.
“Signor Pinocchio, perché vuole tornare nel nostro mondo, quello delle fiabe intendo?”
“Signorina Alice, si chiama così, se non erro!? Mi ascolti, quando arrivai bambino nel mondo dei grandi, ricordavo ancora le marachelle, e ne ho fatte tante, e quante bugie, non ricorda?”.
“Certo, certo, le ricordiamo tutti, tanto è vero che il nostro regno da quando non c’è più lei, è molto più povero.”
“In che senso?” rispose Pinocchio, e lo ricordo come se fosse ieri, mi chiese del Gatto e della Volpe, del Campo dei Miracoli, e di Mastro Geppetto.
“Guardi, vorrei tornare a casa perché qui mi annoio. I grandi ogni giorno in questo mondo si comportano allo stesso modo di come facevo io allora. Ognuno è alla ricerca del proprio Campo dei Miracoli, ma tutti vogliono arricchirsi con una vena in più di cattiveria. Se il Gatto e la Volpe venissero qui si sentirebbero a disagio.”
“Addirittura!” dissi io. “Ma come mai?”
“Ed è facile a dirsi, nel mondo dei Grandi, sono molto più furbi di quei due. Ricordo con nostalgia quel locale, l’osteria…il Gambero Rosso. Le fanno ancora le triglie al pomodoro e la trippa alla parmigiana? Piacevano tanto al Gatto. La Volpe invece, mangiò di tutto, eh…io mi accontentai di un po’ di noce con del pane, senza prosciutto.”
“Signor Pinocchio, anche il Gambero Rosso è chiuso, l’Oste, quel furbacchione, è andato in pensione.”
“Ah… capisco, persino le favole con il trascorrere degli anni s’intristiscono. Comunque, quando tornerò riaprirò il Gambero Rosso.”
“Quando pensa di tornare?”
“Non lo so. Sistemo le ultime cose, essere un bambino è stato bello, ma il mio mondo mi manca, è destino che io torni ad essere quel che ero, troverò lì ancora Mangiafuoco, la Fatina dai capelli turchini… quel somaro di Lucignolo? Io nel mondo degli umani ho fatto come mi era stato detto: sono stato buono, lavoratore e onesto. Con il trascorrere degli anni son cresciuto e sono rimasto solo. I Grandi non apprezzano la bontà. Solo i bambini riconoscono le persone buone. Tornare nel mio mondo è un dovere, le ricchezze accumulate qui le donerò, tanto dove andrò non mi serviranno.”