I rifiuti ingombranti a Roma, i complotti e la gente zozza.

Caro frigorifero, forse non te lo saresti mai aspettato, ma sei diventato improvvisamente protagonista della cronaca romana, indicato come simbolo di un complotto dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, “il complotto dei frigoriferi”, lasciato intendere durante una intervista a La Repubblica. Questa foto, che ti ho fatto vicino casa mia pochi giorni fa, con tanto di dedica amorevole, è un omaggio dovuto.

Non è la prima volta che segnalo rifiuti ingombranti abbandonati vicino ai cassonetti sotto casa, anzi, qui ad esempio ho postato un materasso e un divano anche prima che entrasse in carica l’attuale amministrazione comunale.

In base alla mia esperienza diretta, posso dire che la teoria del complotto non regge: nella mia zona tavolini, materassi, divani, televisori e quant’altro continuano ad apparire con la stessa fastidiosa frequenza. Troppi erano e troppi rimangono. La sospensione a giugno del servizio comunale di ritiro degli ingombranti non deve aver aiutato il senso civico dei cittadini, già decisamente poco sensibili all’argomento. Le isole ecologiche ci sono e funzionano, vero, ma l’occasione fa l’uomo pigro e il cassonetto sotto casa è molto più vicino, vuoi mettere? (→ da leggersi con tono ironico di disapprovazione, sia chiaro) Se c’è un complotto, cara sindaca, per quanto mi riguarda c’è da ben prima che tu diventassi la mia sindaca.

A questo quadretto poco confortante aggiungo le parole di alcuni amici, residenti in un quartiere di Roma sud (Spinaceto). Mi hanno fatto notare che invece da loro il fenomeno è in crescita, non necessariamente per colpa di chissà quali trame oscure, e che non ne possono più.

Ecco cosa mi hanno raccontato:

Luca:

“Da noi non sono i cittadini a riversare materassi e frigoriferi, c’è gente col furgoncino (visto coi miei occhi) che sistematicamente riversa questi ingombranti ai secchioni. Sono gli svuota cantine*,

che secchione per secchione si fermano e lasciano qui un materasso, qui un altro, qui un frigo. Adesso tu dimme che cazzo je ce vole ad andare alle isole ecologiche…

Monica

“La causa dei rifiuti lasciati per strada non è né la sospensione del servizio ritiro ingombranti, né tanto meno il complottismo. Il problema sono le persone incivili e zozze. È la difficoltà di segnalare qualcuno che sta scaricando per farlo multare. È la mancanza di un controllo. Ti assicuro che qui la situazione è insostenibile, vengono dai quartieri limitrofi a scaricare. Mi sembra impossibile che dopo tutte le segnalazioni fatte da noi come comitato di quartiere e dagli operatori Ama della nostra zona nessuno abbia trovato un modo per ridurre il fenomeno.”

Ovviamente non ho alcuna proposta o ricetta miracolosa, altrimenti mi proporrei come assessore all’ambiente (ah no, quel posto è preso, è l’altro che è ancora vacante…), ma non mi dispiacerebbe che si cominciasse dall’ascoltare e dare seguito alle segnalazioni dei cittadini, quelle trasparenti e fatte alla luce del sole per vie legali, prima di tirare in ballo chissà quali teorie o frigoriferi innocenti.

* I cassonetti di Roma sono tappezzati di adesivi con i numeri di “svuota cantine”, persone che vengono con il loro mezzo a casa tua a liberarti casa dai vecchi mobili. Cosa poi ne facciano in effetti non lo so.

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