Gotland è un’isola al largo della costa svedese, raggiungibile in aereo dall’aeroporto di Bromma, a Stoccolma, oppure in nave, partendo dal porto di Nynäshamn o da quello di Oskarshamn.
Dopo mezz’ora di volo o qualche ora di navigazione attraverso il Mar Baltico, ci accoglierà un luogo magico, fatto di quiete e di una natura intatta, che ha conservato il proprio volto attraverso i secoli ed è ora avvolta da un’aura essenziale, senza tempo.
La maggiore città dell’isola, Visby, è la città medievale meglio conservata di tutta la Svezia ed è per questo stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, nel 1995. Il nome della città è antico e affascinante: Vi in Norreno significa luogo sacrificale, e by significa villaggio. Visby è anche detta “città delle rose e delle rovine”, e questo soprannome racchiude la sua atmosfera e la sua identità: rovine di chiese e mura accanto a sgargianti cespugli di fiori.
Il mare è un’altra forte presenza in questa città racchiusa tra mura maestose: il mare che lambisce la costa e che sbuca come un’apparizione improvvisa alla fine di un vicolo, o che si dischiude, vasto e blu, nel panorama osservato dalle alture della città.
In agosto, Visby ospita un bellissimo festival medievale, e le persone in abiti tipici dell’epoca rendono la sua atmosfera ancora più suggestiva.
Appena fuori da questa cittadina dagli stretti e pittoreschi vicoli, si apre una natura incontaminata: spiagge rocciose sul Mar Baltico, con le sue acque quiete, grigio-blu. Prati in fiore, pascoli di pecore tipiche della zona, coi musi neri e il vello grigio e riccioluto. Piccole chiese campestri. Pareti rocciose piene di fossili a ridosso delle spiagge.
A nord-est di Gotland si trova la piccola isola di Fårö, letteralmente “isola delle pecore”, luogo incontaminato che il regista svedese Ingmar Bergman aveva eletto a proprio rifugio dalle inquietudini del mondo.
Visby e le campagne circostanti sono note, tra le altre cose, per la serie televisiva ispirata a Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren. La casa di legno dipinta di giallo e rosa si trova tuttora nei pressi della città ed è possibile visitarla.
Gotland è un luogo estremamente caro agli svedesi, ma non è meta del turismo di massa, tantomeno a livello internazionale. È un luogo che più che a “fare”, ci invita ad “essere”, ad assorbire la quiete che dimora tra le sue rocce e il riverbero cobalto del Mar Baltico. A frugare tra i ciottoli lungo la riva in cerca di fossili di conchiglie e piccoli animali marini. A passare pomeriggi lenti tra prati e foreste, attraverso minuscoli borghi, a visitare i tanti fari sparsi lungo la costa, ad aspettare l’alba o il tramonto in riva al mare o tra antiche rovine.
Visitare questo luogo senza tempo, e soprattutto portarci i bambini, significa immergersi nella calma, nel silenzio, nella lentezza, rinunciando a tanti aspetti della nostra vita riscoprendone altri, più importanti: primo fra tutti, un tempo diverso, scandito dai ritmi della natura e non della tecnologia, in grado di riportarci a noi stessi e di rasserenarci, profondamente.