Gattini orfani: come prendersene cura?

A tutti può capitare di trovare dei gattini orfani: prendersene cura è la possibilità di salvarli, nutrirli e dar loro affetto; un'esperienza piena di emozioni

Non è raro trovare sotto casa, per strada o in un giardino dei gattini appena nati, orfani; solitamente sono più di uno, appartenenti alla stessa cucciolata. E se dovesse capitare a voi, come comportarsi?

Come prima cosa bisogna assicurarsi che mamma gatta non si sia allontanata solo momentaneamente, quindi perlustrate un po’ la zona o ancor meglio, prima di avvicinarvi e toccare i gattini, teneteli d’occhio per una mezz’oretta/un’oretta da una certa distanza, solitamente mamma gatta non li lascia mai soli per molto tempo sia perchè, soprattutto nelle prime settimane di vita, deve allattarli molte volte durante l’arco di una giornata, sia per proteggerli da eventuali pericoli. Se vi rendete conto che si tratta di gattini orfanelli, allora abbiate il buon cuore di non abbandonarli anche voi: se non avete la possibilità o temete di non essere in grado di gestirli, esistono diverse associazioni che si occupano di gatti randagi. Nel caso invece rimaniate incantati da tanta tenerezza e abbiate il desiderio di prendervene cura voi personalmente, allora ecco una serie di consigli riguardo le prime cose da dover sapere, soprattutto se si tratta della vostra prima esperienza del genere:

– sarebbe raccomandabile portarli subito dal veterinario in modo da avere un quadro completo sul loro stato di salute

– procuratevi subito una scatola di cartone o una cesta con le pareti alte o anche un trasportino (se ne possedete già uno o conoscete qualcuno che potrebbe prestarvelo) e riempitelo con asciugamani o coperte o cuscini, in modo da creare un “nido” abbastanza confortevole; posizionatelo in un angolo della casa, riparato, tranquillo.

– durante le prime settimane di vita i gattini non possiedono ancora la capacità di termoregolazione, quindi è fondamentale che li teniate al caldo: se non possedete lampade infrarossi (da collocare ad una adeguata distanza per non causare ustioni ai piccoli) posizionate all’interno del “nido” delle bottiglie di plastica contenenti acqua calda, da cambiare spesso durante la giornata in modo da mantenere sempre la stessa temperatura, e comunque sempre avvolte in un asciugamano in modo da non essere a strettissimo contatto con i gattini

– procuratevi del latte in polvere specifico per gattini: preparatene una dose adeguata seguendo le istruzioni scritte sulla confezione e prima di somministrarlo ai piccoli, mediante l’utilizzo di un biberon, assicuratevi che non sia troppo caldo facendone cadere qualche goccia sul dorso della vostra mano. I gattini così piccoli mangiano poco, ma molto spesso, almeno ogni 2 ore; assicuratevi quindi di avere tutta questa disponibilità di tempo, altrimenti sarà necessario che qualcuno vi sostituisca durante la vostra assenza (anche durante la notte è consigliabile che più coabitanti della stessa casa si dividano il compito delle poppate, affinchè non diventi un impegno troppo pesante da portare avanti); naturalmente man mano che i gattini crescono, il numero delle poppate giornaliere diminuisce. La cosa migliore sarebbe affidare i piccoli ad una gatta che funga da balia, che abbia cioè partorito da poco e che ancora allatti, ma tale coincidenza di eventi è piuttosto rara purtroppo

– dopo ogni poppata è necessario che facciate ciò che mamma gatta fa abitualmente, e cioè stimolare la minzione e la defecazione dei piccoli (meccanismi fisiologici non spontanei alla nascita e che vengono acquistiti intorno alla terza settimana) passando del cotone inumidito con dell’acqua sulla zona ano-genitale

alla fine delle prime 4 settimane potete cominciare con lo svezzamento

Importante sapere che i gattini alla nascita sono sordi e ciechi, cominceranno ad aprire gli occhi intorno al 10°-14° giorno di vita.

I gattini devono apparire sempre vitali: durante le prime settimane di vita la loro giornata è scandita solo dalle poppate, il resto del tempo lo trascorrono dormendo (un po’ come tutti i neonati); ma osservateli se e quanto si muovono soprattuto mentre li maneggiate, se si lamentano quando hanno fame (come è giusto che sia), se mangiano con appetito o a fatica. Intorno alla terza-quarta settimana cominceranno ad essere anche più vispi, curiosi, i gattini giocheranno tra di loro, ma saranno tentati anche di scoprire il mondo che li circonda perlustrando un po’ la casa; cercate di evitate che sulla loro strada incontrino pericoli.

Anche se a qualcuno può sembrare un impegno tanto gravoso e forse sentirsi addirittura intimorito non avendo mai vissuto un’esperienza del genere (figuriamoci poi se non si ha mai avuto a che fare con animali in generale, nemmeno di età maggiore), io credo possa essere invece una grande occasione per accudire una creatura che ha sicuramente bisogno di aiuto per vivere e di vederlo crescere giorno dopo giorno; ed anche se si tratta di una cucciolata, l’impegno richiesto è ugualmente lo stesso: i momenti della giornata da dover dedicare ai gattini sono abbastanza sincronizzati, tutti mangiano alla stessa ora e dopo lo stesso tot di tempo; può succedere che qualcuno richieda qualche attenzione in più, ma se stanno bene non è richiesto alcun “lavoro” extra. Sarete più voi alla fine a non riuscire a toglier loro gli occhi di dosso, catturati da tanta bellezza e tenerezza. Inoltre è ancor meglio che tutti i fratellini crescano insieme, perchè questo influenza positivamente il loro sviluppo cognitivo e comportamentale (è infatti fondamentale che già da piccoli i gattini orfani abbiano contatti con altri cospecifici per evitare che non diventino gatti particolarmente aggressivi da adulti). Con questo non voglio comunque negare che si tratta comunque di un impegno da prendere con una certa serietà, convinzione e responsabilità, ma è comunque fattibile con una certa organizzazione. Verrete sicuramente ricompensati emotivamente. Impegnatevi fin da subito comunque a cercare ad ognuno dei gattini una nuova famiglia che abbia il piacere di prendersene cura quando lo svezzamento sarà concluso.

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