Ecco quali sono state le più belle immagini che hanno ritratto il cielo in questo 2012
Mancano ormai poche ore alla fine dell’anno. Un 2012 che ha regalato spettacolo a chi ama osservare il cielo, astronomi e astrofili nessuno escluso. Ed ecco quali sono le immagini più belle che l’universo ci ha regalato quest’anno, scelte dal National Geographic.
La prima è senza dubbio la nebulosa Helix, immortalata nel mese di gennaio. La stella morente al suo interno, simile al nostro Sole, ha riversato i suoi gusci di gas e polveri nello spazio creando questa suggestiva immagine, in gran parte oscurata dalla polvere stessa. Ed ecco cosa è stato visto dall’osservatorio dell’Eso in infrarosso.
La seconda è una foto caratterizzata da una lunga esposizione scattata nel cielo notturno da una comunità di fotografi nota come The World at Night (TWAN) nel mese di novembre. Essa mostra il turbinio delle stelle, con l’aurora come sfondo. Siamo nella Mornington Peninsula australiana.
La terza immagine che merita di essere ricordata è questo suggestivo scorcio della Terra visto dalla Stazione Spaziale Internazionale, che orbita costantemente sopra le nostre teste. Siamo a marzo. Gli astronauti a bordo hanno catturare l’alba e la notte in un singolo fotogramma sorvolando l’Oceano Indiano. L’immagine mostra anche il veicolo spaziale russo Soyuz (al centro) e la navicella di rifornimento Progress attraccata alla stazione.
La quarta è la Scopa della strega, ossia i resti di una supernova, immortalati dall’americano Robert Franke. L’immagine mostra i detriti di una stella della Via Lattea esplosa migliaia di anni fa, mentre si spargono nell’universo. Questi filamenti cosmici fanno parte della nebulosa Velo, uno dei più grandi resti di supernova nel cielo. Si trova a circa 1.400 anni luce di distanza nella costellazione del Cigno.
La quinta immagine è stata scattata in Norvegia, nel mese di giugno a Longyearbyen, durante una notte di luna piena. Il fotografo, che ha recentemente presentato questa immagine al National Geographic Your Shot, ha detto che si è trattato delle luci più belle del nord che avesse mai visto. Una splendida aurora boreale gentilmente offerta nel cielo estivo del Circolo Polare Artico.
La sesta è davvero spettacolare. Prima che torni a far parte degli Avengers, Thor potrebbe dover recuperare il suo casco nello spazio a 15.000 anni luce di distanza. Eh già. L’Elmo di Thor è anche il nome della nebulosa NGC 2359, che si trova nella costellazione del Cane Maggiore. Come si vede in questa immagine scattata a maggio dal Cerro Tololo Inter-American Observatory in Cile, la nube cosmica di gas e polveri è a forma di elmo alato a causa delle radiazione delle stelle massicce presenti al suo interno.
La settima immagine riguarda il nostro Sole, che il 7 settembre scorso ha lanciato lontano da sé un ammasso di radiazioni ad una velocità di 900 miglia al secondo. Questa espulsione di massa coronale è stata immortalata dalla Nasa ma non ha provocato conseguenze sulla Terra. Ha solo regalato gli ingredienti per le aurore boreali, che sono state osservate da varie parti del pianeta.
Ed ecco l’ottava. Non è una foto ma una rappresentazione grafica creata dall’artista L. Calçada che si è basato sulle ultime scoperte dell’Eso. L’osservatorio infatti ha individuato alcune super-Terre potenzialmente abitabili attorno a tre stelle, tra cui la nana rossa Gliese 667 C (a sinistra), ritratta dall’artista.
Non poteva di certo mancare il celebre autoritratto di Curiosity, il rover della Nasa che dall’inizio di agosto è su Marte alla ricerca di tracce che possano testimoniare la presenza di vita sul pianeta rosso.
Infine, l’ultima foto è un suggestivo scorcio della Via Lattea che sovrasta una valle di luce artificiali, premiata come una delle più belle immagini del 2012 del concorso del Royal Observatory Greenwich. Per ottenere lo scatto, il fotografo Tunc Tezel ha vagato per l’Uludag National Park vicino a Bursa, in Turchia. Aveva intenzione di guardare i pianeti luna e la sera e con un po’ di fortuna di immortalare qualche stella cadente visto che era agosto. Ma ha avuto una bella sorpresa, riuscendo a fotografare la Via Lattea in tutto il suo splendore, nonostante il disturbo creato dalle luci artificiali.