Perchè è bene cantare con e ai bambini, per stimolare il linguaggio, la concentrazione, la memoria, la socialità...
Non importa quanto il tuo bambino sia piccolo, tu mamma canta per lui!
Già a partire dal sesto-settimo mese di gravidanza, il feto riesce a cogliere gli stimoli provenienti dall’esterno e, in particolare, può distinguere la voce della mamma.
In questa fase ascoltare musica o canticchiare fa bene al tuo umore e stimola precocemente tuo figlio.
Poi, dopo la sua nascita, la musica e la canzone diventano sempre più un potente strumento per entrare in contatto con il tuo bambino e i risultati si vedono, anche con i bimbi più tosti, perché il linguaggio musicale permette di catturare l’attenzione quando il piccolo non vuole ascoltare le parole.
Imparare una canzoncina aiuta a sviluppare l’attenzione, il linguaggio, la memoria, l’apprendimento, la creatività, la socialità e ad esprimere emozioni.
Tu mamma puoi intonare una canzone per tuo figlio in qualunque momento: nel momento del cambio, per mantenerlo tranquillo e attento, se è un po’ turbolento o mentre gli fai il bagnetto per rilassarlo.
In macchina come facevo spesso io, perché mia figlia aveva sviluppato un odio profondo per il seggiolino, oppure già verso l’anno, puoi creare un momento di gioco vero e proprio se accompagni le parole con movimenti e gesti.
Naturalmente la durata dell’attenzione e dell’interazione varierà con l’età.
Puoi riuscire ad attirare una classe intera con una canzone. Io usavo spesso questo metodo, quando volevo tranquillizzare i bambini in classe e farmi ascoltare: semplicemente iniziavo a cantare, senza tanti preamboli e, come x magia, si fermavano dalle loro attività e cantavano con me.
Avevo ottenuto la loro attenzione senza dover urlare!
Non serve essere maestre, non serve essere intonate, basta il sorriso e basta imparare a prendersi poco sul serio.
Mentre cantano o recitano una filastrocca, i bambini sviluppano senza dubbio capacità linguistiche, ma anche concentrazione e memoria, nonché coordinazione motoria, grazie ai movimenti che accompagnano la melodia.
E’ un aiuto per sviluppare il linguaggio, spesso infatti una canzoncina o una filastrocca, con una rima, con parole semplici, quando diventa routine, entra a far parte delle prime parole del tuo bambino.
Io l’ho sperimentato a scuola nel nido, nella scuola dell’infanzia, ma anche a casa con i miei figli.
Già ad un anno e mezzo la mia primogenita canticchiava canzoncine intere, prima storpiando e dimenticando parole, poi diventando sempre più precisa.
E poi le canzoncine o le filastrocche per bambini spesso raccontano una storia con un inizio, uno svolgimento e una fine. In questo modo i bambini sviluppano inconsapevolmente la coscienza del prima e del dopo.
In più parlano di storie fantastiche, sovente con un linguaggio figurato che promuove l’immaginazione e stimola la creatività.
E perché no, se ne imparate qualcuna in lingua straniera, permettono ai bambini di approcciarsi ad essa presto e in maniera divertente.
Vi lascio i link delle canzoni che i miei bambini hanno adorato e ricordano ancora dopo tanto tempo.
Cocco e drilli, whiskey ragnetto, la pioggerella, pirata sei così, la tartaruga
E tu? Che canzoncina canti al tuo bambino?