Daikon: proprietà, utilizzi e come coltivarlo

Il daikon (Raphanus sativus longipinnatus) è considerato nel mondo occidentale come un ortaggio minore e proprio per tale motivo andrebbe riscoperto, oltre che per le sue proprietà benefiche e per la facilità della sua coltivazione.

Il daikon è simile nell’aspetto ad una carota, dalla quale si differenzia per via del colore bianco, ma è in realtà più strettamente apparentato con il ravanello comune. È di origini giapponesi ed è ampiamente utilizzato nella cucina orientale, ma viene coltivato anche nel nostro Paese. A volte viene denominato anche come ravanello bianco o rafano bianco, ravanello gigante o ravanello candela di ghiaccio.

Proprietà e benefici del daikon

Il daikon presenta spiccate proprietà che permettono di favorire la depurazione dell’organismo, a partire dalle vie urinarie, contribuendo a contrastare la ritenzione idrica. È diuretico e drenante e può essere considerato un vero e proprio toccasana da aggiungere alle proprie ricette.

È ritenuto benefico per il fegato e nel caso di lievi malattie respiratorie, in quanto contribuisce a liberare le vie aeree dal muco. Favorisce la buona digestione e presenta un basso contenuto calorico, pari a sole 18 calorie ogni 100 grammi di prodotto. Può essere considerato come una buona fonte di vitamina C, beta-carotene, calcio e ferro.

In cucina

Il daikon ha un sapore piuttosto deciso e può essere consumato sia crudo che cotto. Lo si utilizza crudo e grattugiato in aggiunta alle insalate, oppure affettato o tagliato a cubetti nella preparazione di zuppe e minestre. È ottimo anche per passati di verdura e vellutate. Può trasformarsi in un contorno assieme ad altri ortaggi, come carote o patate, da cuocere al forno o stufati.

Germogli di daikon

Dai suoi semi possono essere ricavati dei germogli ricchi di vitamine in modo casalingo, da aggiungere a piacere agli antipasti o a varie pietanze. I germogli sono pronti in 3-5 giorni e possono essere consumati crudi. Stimolano la digestione e il metabolismo. Contengono vitamina B1, B2 e C. Nei negozi di prodotti naturali possono essere reperiti semi biologici di daikon da germogliare.

Devono essere lasciati in ammollo per una notte, scolati e disposti in un germogliatore. Dovranno poi essere sciacquati due o tre volte al giorno e riposti al buio, coprendo il germogliatore con un telo. Se non si possiede un germogliatore, è possibile utilizzare un semplice piatto o barattolo grande in vetro, sciacquando nel primo caso i germogli con l’aiuto di un colino e riponendoli nel piatto facendo attenzione che non vi siano ristagni d’acqua, oppure chiudendo il barattolo di vetro con una retina da fissare tramite un elastico.

È bene esporre i germogli alla luce per alcune ore prima di consumarli, in modo che possano arricchirsi di proprietà nutritive. I germogli possono essere consumati subito o conservati in frigorifero fino a 4 o 5 giorni, in normali vaschette per alimenti prive di coperchio.

Come coltivare il daikon

Il daikon, di cui consumiamo la radice di colore bianco, può raggiungere il ragguardevole peso di 3 kg, se coltivato in pieno campo, e una lunghezza superiore ai 20 cm. La semina può essere effettuata direttamente nell’orto in file o a spaglio, dalla fine di marzo alla fine di ottobre. La raccolta potrà iniziare da 30 a 40 giorni dopo la semina.

Una volta raccolto, il daikon può essere conservato in un luogo asciutto ed arieggiato per un paio di settimane. Nello stesso periodo, esso può essere anche coltivato in vaso o in cassette, tenendo conto che si otterranno radici di dimensioni minori, proporzionate al contenitore utilizzato. Le sementi di daikon sono reperibili online o nei vivai biologici, ma anche in occasione di fiere o mercati.

Marta Albè

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